Dalle news dell’Associazione Nessuno tocchi Caino del 11 ottobre 2013. Yemen vietata pena di morte per i minorenni

Nessuno tocchi CainoRappresentanti della Unione Europea e dell’UNICEF hanno accolto con soddisfazione la decisione dello Yemen di non applicare la pena di morte nei confronti dei minorenni, in accordo con le norme internazionali.

L’uso della pena di morte per reati commessi da persone di età inferiore ai 18 anni è vietato dal diritto internazionale sui diritti umani.

Il 3 dicembre 2012, un plotone di esecuzione ha giustiziato a Sana’a Hind al- Barti, una giovane donna condannata per omicidio il cui certificato di nascita indicava come appena 15enne al momento del presunto crimine.

Organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, avevano chiesto al presidente Abdo Rabbo Mansour Hadi di porre immediatamente fine a questa pratica.

“Il presidente Hadi dovrebbe rompere con il passato dello Yemen di giustizia arbitraria e di violenza imposta dallo stato annullando gli ordini di esecuzione già firmati relativi a tre giovani”, ha detto nel marzo 2013 Priyanka Motaparthy, ricercatrice per i diritti dei fanciulli di Human Rights Watch, aggiungendo che “Mettere fine alle esecuzioni di minorenni è un modo chiaro e semplice per il governo dello Yemen di mostrare come onori i suoi impegni sui diritti umani.”

Il Presidente ha scelto di riformare il sistema giudiziario dello Yemen per garantire che tutti gli imputati minorenni siano adeguatamente identificati e processati in conformità alla legge.

In una dichiarazione congiunta, “L’UNICEF e la delegazione dell’Unione europea in Yemen hanno espresso apprezzamento, in occasione della Giornata Mondiale ed Europea contro la Pena di Morte, per i recenti sforzi da parte delle autorità yemenite di mettere fine nel Paese alla pena di morte per i minorenni.”

Inoltre, “Accogliamo con favore, in particolare, l’istituzione da parte del Ministero della Giustizia di un Comitato Forense Specializzato finalizzato a rivedere tutti i casi in cui vi sia dubbio sull’età del presunto colpevole. Siamo inoltre incoraggiati dalla recente decisione del presidente Abdo Rabbo Mansour Hadi di chiedere al Supremo Consiglio Giudiziario di riaprire tre casi capitali riguardanti imputati minorenni”.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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