popoSe ne stava fermo, immobile, mentre la città correva. All’incrocio, la pioggia scrosciate ungeva l’asfalto, ormai nero lucido. Uno specchio. Non parlava ma cercava nelle persone uno sguardo di conforto. Ma nelle città, nessuno ha tempo, neanche per concedere uno sguardo. Con l’ombrello scassato, rotto in vari punti e mai riparato, aspettava.

Aspettava la speranza che aveva perduto, anni fa, e forse stava tornando, su un treno sudicio, che puzza di vecchio. Lui aspettava davanti alla stazione Centrale. La sua speranza stava tornando, gli avevano detto. L’aveva aspettata, sognata per anni, giorni e notti, quelle notti infinite a ricordare gli abbracci, i sorrisi, le promesse e il suo dolce profumo. Stava arrivando.

Guardava l’orologio. Era già mezzora che dall’angolo della strada, scrutava l’uscita della stazione. Niente. Il freddo trapassava dai vestiti, sferzando la carne, deciso ad entrare fin dentro le ossa. Congelava. La pioggia contava i secondi, scandendo il tempo. Plic plic. Un’orologio naturale. E poi arrivò. Un sorriso smagliante, una mantellina gialla. Correva e saltava. L’aveva visto e non riusciva a stare ferma. Corse anche lui, il cuore in gola, non curante della pioggia che, incessantemente, continuava a cadere. Lanciò l’ombrello di lato e la prese in braccio, stretta a lui, poteva sentire finalmente il suo profumo. Rideva, lei, una risata cristallina, pura e senza finzioni. Gli schioccò mille baci sulle guance pungenti.

“Mi sei mancato papà”.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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