in questi giorni di caos pre elettorale, quando ormai la politica parlamentare -e non solo- viaggia nell’iperspazio degli affaracci loro senza più nessun collante col cittadino elettore, noi ancora una volta siamo andati a portare un minimo di ragionevolezza in questo marasma di chiacchiere e posizionamenti tattici. Abbiamo offerto loro lo stesso pacco che ci hanno fatto in termini di riforme sul diritto di famiglia e diritti civili durante tutta questa legislatura senza dimenticare la precedente.
Barcode, abbiamo raggiunto le sedi nazionali di alcuni dei partiti maggiormente rappresentati in Parlamento: PD, IdV e PDL. Siamo stati ricevuti dal responsabile giustizia e deputato del PD, on. Andrea Orlando, a cui abbiamo consegnato “il pacco” di Natale con dentro tutto quello che il Parlamento non ha fatto in questi anni: divorzio breve, affido condiviso, tribunale per la famiglia, coppie di fatto ed amnistia. Lo stesso ci ha spiegato che il partito poteva fare di più solo sul divorzio breve, ma che sulle altre materie non aveva molto da rimproverarsi. A noi questa giustificazione non sembra plausibile, anche perché se sul divorzio breve il PD poteva spingere nella conferenza dei capigruppo per andare al voto in Aula, cosa che non ci sembra sia stato fatto, è logico pensare che abbiano frenato nelle commissioni anche per il resto delle altre proposte.
Nelle sedi dell’IdV e PDL tutti assenti: giustificati? Lo vedremo, ma quando un cittadino bussa alla porta, soprattutto sotto elezioni –furbacchioni- vale sempre la pena rispondere; almeno per questo bisogna dare atto al PD di non lasciare le persone fuori dalla porta: vedremo ancora per quanto!Nei prossimi mesi chiederemo che si faccia la riforma del divorzio entro sei mesi, al massimo un anno a partire dalle prossime imminenti elezioni, e proveremo a fare in modo che ottemperino: qualcosa in mente ci verrà per rompere le scatole nelle prossime settimane 😉
tanta “insicurezza”. Perciò continuo a scrivere ovunque sulla rete #iostoconmarco, perché se non si ha potere, né denaro, né beni rimane solo il proprio corpo per combattere in modo nonviolento (la violenza non ci appartiene), e noi lo abbiamo fatto ieri in 300 con lo sciopero della fame lungo un mese, oggi vestiti da Babbo Natale e domani camminando sotto le loro sedi.
