Atroci, violenti, sanguinosi. Spesso creati per essere piazza di scambio organizzata dalla criminalità. Martina Pluda, HSI, e il progetto Io non combatto.

Abbiamo parlato di canili e animali d’affezione in termini anche politici insieme al consigliere del MoVimento 5 Stelle Daniele Diaco. Successivamente con il consigliere della lista civica Gualtieri Sindaco Rocco Ferraro. Rifacendoci sempre all’audizione dell’assessore Alfonsi a proposito dell’ ospedale pubblico gratuito per cani e gatti che dovrebbe sorgere a Muratella. Ma esiste un fenomeno sommerso e collegato all criminalità organizzata, traffico di stupefacenti e armi che coinvolge i cani. Parliamo di combattimenti clandestini tra cani e del progetto Io non combatto promosso dalla sede italiana dell’organizzazione Humane Society International (HSI) e dalla Fondazione CAVE CANEM (FCC) . Un ciclo di formazione per prevenzione e contrasto dei combattimenti clandestini.

Martina Pluda direttrice per l’Italia di HSI, al microfono di Disputandum, racconta del progetto e perché, in Italia anche nel 2022, si debba parlare dell’atrocità del combattimenti clandestini tra cani.

“È un fenomeno poco conosciuto e sommerso, di portata nazionale e internazionale e che ha radici molto estese” spiega la Pluda. “Un fenomeno che in realtà è già vietato nel nostro Paese perché i combattimenti tra animali sono un reato punibile dal codice penale italiano, ma è una forma criminale che non si conosce e viene perseguita poco. È difficile dare un numero di quanti siano gli animali coinvolti proprio perché non c’è un’azione coordinata di monitoraggio e di contrasto. 

È proprio quello che noi vorremmo fare con questo progetto, offrire degli strumenti concreti a tutti coloro che sono deputati a riconoscere il fenomeno. A riconoscere i segnali, a contrastarlo e a fermarlo”.

È impressionante scoprire le strutture che si celano dietro ai combattimenti clandestini tra cani

Dalla micro alla criminalità organizzata, dal mercato delle armi alla camorra. A tal proposito, la direttrice Martina Pluda, spiega “La varietà di crimini collegati ai combattimenti tra cani è molto ampia. Parliamo di piccola criminalità, ma anche di criminalità organizzata, può essere il teppistello di quartiere come anche il camorrista o il mafioso. Reti criminali molto estese e molto ampie, che utilizzano questi eventi come una piazza di scambio d’affari.

I sei appuntamenti, dal 1 marzo e fino al 5 aprile, si terranno on-line.

L’accesso è gratuito e per partecipare e ricevere maggiori informazioni si può visitare il sito ufficiale o scrivere a info@iononcombatto.it. Si rivolgono principalmente a medici veterinari, operatori e volontari di canili rifugio, educatori cinofili, Forze dell’Ordine, studenti di medicina veterinaria e giurisprudenza. L’accesso è comunque consentito a ogni interessato.

Docenti di fama nazionale e internazionale

Janette Reever, Program Manager Animal Crimes and Investigations per Humane Society International. Considerata una delle maggiori esperte statunitensi sui combattimenti tra cani e dei loro legami internazionali. Oltre 6.500 agenti delle Forze dell’Ordine formati alle spalle e 23 anni di esperienza sul campo e nelle aule di tribunale. Mirko Zuccari, Dog Trainer Manager della Fondazione Cave Canem. Educatore cinofilo specializzato in recupero sociale di cani maltrattati o psicologicamente traumatizzati, nonché consulente tecnico d’ufficio in occasione di sequestri giudiziari.

Alessandro Fazzi, consulente tecnico giuridico del Senato oltre che di organizzazioni di tutela dei diritti animali tra cui HSI e FCC. Orlando Paciello, Professore di Patologia generale e anatomia patologica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Enrico Moriconi, medico veterinario e Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte. Manuela Michelazzi, Direttore Sanitario del Parco Canile e Gattile del Comune di Milano. Giada Alessandroni avvocatessa e criminologa, socia della Società Italiana di Criminologia. Paolo Zucca, Dirigente Veterinario e Lead Partner del Progetto Biocrime. Fiammetta Trisi, Dirigente del Centro per la Giustizia Minorile per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise. Mike Harris, ex-agente del Federal Bureau of Investigation (FBI). Ha partecipato ad uno dei casi più importanti degli Stati Uniti che ha visto 367 cani coinvolti.

Il fenomeno dei combattimenti clandestini tra cani, come abbiamo visto, è molto più esteso e attuale di quanto si possa credere, per questo raccontiamo con fierezza appuntamenti di tale spessore e qualità.

Foto dal sito Italia che cambia

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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