Quello di Luigi De Pascalis è un buon libro. Volgograd, storie di ordinaria periferia ha due principali pregi: è una buona storia fatta di storie e si legge agevolmente.

Volgograd è la città Russa nella quale in questi giorni si stanno tenendo diverse partite dei mondiali di calcio 2018. Per Luigi De Pascalis, Volgograd, è la periferia romana, una stanca, bulimica e pretenziosa zona della capitale, una di quelle dimenticate da ogni dio. Qui, un vecchio vedovo agile più di mente che di corpo, racconta spaccati di vita ordinaria anche per bocca di ignari protagonisti.

Luigi De Pascalis non è nuovo tra gli scaffali

insignito di diversi premi, si misura in questo libro con un lavoro alquanto complicato ma altrettanto banale ed imitato anche da chi si confronta scolasticamente con la letteratura: scrivere con voci e penne differenti.

Essere una donna, un uomo, un anziano ed un ragazzo di periferia, non è facile comprendere ed interpretare sulla carta le varie emozioni che possono trasmettere i personaggi al lettore, ma De Pascalis ci riesce quasi sempre, il libro risulta scorrevole e non banale anche se a volte cade in alcuni luoghi comuni che ben conosce chi a Roma ci vive.

In altri passaggi, proprio per chi Caput Mundi la vede ogni giorno e grazie ad una descrizione elegante e dettagliata, riesce a farti immaginare le più dimenticate zone di una città fragile troppo pesante, un elefante che si muove in una cristalleria. Ci si trova, quindi, ad immaginare di trovarsi sulla Nomentana od a Montespaccato , si percorre la Cassia col pensiero e si arriva direttamente a Piazza del Popolo con la metropolitana, linea A.

Tocca argomenti che quotidianamente affliggono ogni cittadino

la droga nei parchi dimenticati, un vecchio clochard e un giovane immigrato. L’autore in Volgograd riesce a mantenere una scrittura schietta ed agile, risulta quindi facile e piacevole da leggere.

Pubblicato a marzo 2018 per i tipi di La Lepre edizione 192 pagine il libro di Luigi De Pascalis a €16.

Il voto complessivo di SenzaBarcode è 7

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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