Bankitalia, microimprese denunciano: è condanna a morte per migliaia di piccole attività. Prestiti a imprese giù per 36 mld.

I dati sui prestiti del mese di luglio diffusi oggi da Bankitalia dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, la pesante crisi del credito che imperversa in Italia. Nonostante quantitative easing banche non danno credito nel periodo 2010-2015 prestiti a imprese giù per 36 mld di euro.

La denuncia arriva dall’associazione delle microimprese italiane Comitas, alla luce della diminuzione dei prestiti alle società non finanziarie comunicati oggi dalla Banca d’talia, scesi su base annua dello 0,5% (-0,1% a giugno).

“La riduzione del credito rappresenta una condanna a morte per migliaia di piccole attività in crisi, che risentono del calo delle vendite e della mancata ripartenza dei consumi nel nostro paese – spiega Comitas – E’ evidente che il Quantitative easing, con i  miliardi di euro della Bce immessi sul mercato, non ha prodotto alcun risultato, con gli istituti di credito che hanno mantenuto nelle proprie disponibilità i soldi, concedendo finanziamenti solo alle grandi imprese”.

“D’altronde – spiega ancora Comitas – i numeri confermano in pieno la nostra denuncia: solo nel periodo 2010-2015 i finanziamenti alle piccole imprese sono diminuiti di oltre il 4%, con una contrazione di circa 36 miliardi di euro. Proprio la diminuzione dei prestiti ha determinato l’ondata di fallimenti in Italia negli ultimi 5 anni, perché le aziende si sono trovate prive degli strumenti per poter proseguire la propria attività, e continuano anche oggi a non ricevere credito dalle banche”.

By SenzaBarcode Redazione

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