Proclamati per 23 e 24 giugno 2015, da USI, FIADEL e CNL, due giorni di sciopero per tutte le lavoratrici/ori dei vari appalti della Roma Multiservizi

Riceviamo e pubblichiamo

Inizierà con un presidio assemblea dei lavoratori della Roma Multiservizi, il 23 Giugno, al Ministero del Lavoro dalle ore 10 in Via Veneto 56, lo sciopero indetto da USI,FIADEL e CNL ,per contrastare gli effetti del jobs act negli appalti di servizi e opere pubbliche proprio sotto le finestre del Ministro Poletti.

Alle 15.30,ci sarà un  presidio assemblea al dipartimento e assessorato delle politiche scolastiche,contro il bando a 5 lotti del settore scuole, su cui è già stato ottenuta la proroga fino a dicembre a favore di Roma Multiservizi e il rinvio del bando di gara.

La protesta proseguirà il 24 giugno 2015 dalle 11.00, con il presidio e social corner alla sede del Ministero del Lavoro in Via Veneto 56,presidio promosso dalla Coalizione 27 febbraio e dal Laboratorio per lo Sciopero Sociale.

A 100 giorni dal Jobs Act e con i decreti attuativi che smantellano tanti diritti e riducono le condizioni di lavoro alla semischiavitù, distruggendo lo statuto dei Lavoratori e le leggi di tutela sul lavoro i sindacati sono riusciti  gia’ il 9 giugno, a incontrare il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti e il Segretario Generale della Presidenza Del Consiglio, ponendo a livello nazionale e governativo la questione Roma Multiservizi, per la tutela dei circa 3600 dipendenti, in termini di salvaguardia occupazionale, salariale, continuità lavorativa e dei servizi erogati, visto che la sorte dell’azienda, che si ripercuote sulle condizioni di lavoro e di vita di chi ci lavora,con la vendita del 51% delle quote di AMA e il sopravvento delle cooperative che si spartiranno gli appalti e affidamenti, deriva dal piano di rientro di Roma Capitale, concordato con governo e parlamento.

A maggio USI ha già incontrato, sia l’assessore Sabella che la Prefettura , ribadendo le critiche e le proposte fatte per riportare in condizioni di normalità e non di emergenza, frutto di speculazioni, malaffare e spartizioni di soldi pubblici, la vicenda di chi lavora a Multiservizi e in generale il sistema degli appalti a Roma Capitale, per ottenere la ri-pubblicizzazione dei servizi e la ricollocazione in AMA .

Le sigle sindacali che indicono lo sciopero mostrano inoltre la loro solidarietà ai licenziati dalla Multiservizi nel settore del verde e chiedono ancora la garanzia da far applicare al Comune, all’AMA, alle aziende uscenti e subentranti negli appalti, di totale tutela occupazionale, salariale, di orari di lavoro e livelli acquisiti, secondo le leggi ancora di tutela e il CCNL di categoria (articolo 4 sui cambi di appalto) e la clausola sociale, come l’applicazione della ricollocazione secondo quanto è già previsto dalla Legge statale 147/2013. Chiedono inoltre che sia impedita l’applicazione, in modo poco opportuno, delle procedure di mobilità collettiva nelle fasi di cambio di appalto o le norme del Jobs Act (Legge 183/2014), che vorrebbero una forza lavoro piu’ docile, ricattabile, flessibile e licenziabile quando non serve piu’, mettendo in piedi una odiosa guerra tra lavoratrici e lavoratori, per uno straccio di lavoro e di salario ribassato.

By SenzaBarcode Redazione

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