Cooperativa 29 giugno: “Così, dopo cinque anni difficili di rapporto con la Giunta Alemanno, speriamo inizi una nuova fase che, sulla scia di quello già fatto dalle precedenti giunte Capitoline di centro sinistra, attivi un rapporto costruttivo”

E’ quanto divulgato dalla 29 giugno, la Cooperativa al centro della Terra di Mezzo, la punta di Mafia Capitale. Il 29 luglio 2013 Estella Marino, assessora all’Ambiente, incontra  la Cooperativa 29 Giugno, insieme alle altre cooperative sociali di inserimento lavorativo operanti nel settore della manutenzione del verde. A darne notizia la stessa cooperativa che scrive –a questo link

29 giugno“Così, dopo cinque anni difficili di rapporto con la Giunta Alemanno, speriamo inizi una nuova fase che, sulla scia di quello già fatto dalle precedenti giunte Capitoline di centro sinistra, attivi un rapporto costruttivo. Estella Marino ha voluto essere informata dettagliatamente sulla storia delle cooperative sociali e sulle proposte per il futuro ed ha manifestato il suo interesse perché le cooperative sociali continuino a collaborare con l’Amministrazione Comunale e, in particolare, con il suo assessorato. È previsto per oggi un nuovo incontro  tra l’Assessore all’Ambiente e Legacoop Lazio, Confcooperative Lazio e A.G.C.I. Lazio.”

Ma Alemanno non era il cattivo più cattivo di tutti? Non era lui “er peggio de Roma” che aveva rapporti in odor di mafia con la 29 giugno? Eppure la stessa Cooperativa parla di 5 anni difficili con la Giunta Alemanno e si augura di tornare ai bei tempi in cui le Amministrazioni di centro sinistra si adoperavano per realizzare rapporti costruttivi . Chi prende in giro chi?

Sappiamo che Ignazio Marino ha ricevuto circa 30 mila euro a sostegno della sua campagna elettorale, ma questo non costituisce certo prova del fatto che lui conoscesse Buzzi o chiunque ha deciso di fare una libera donazione, difficile però pensare che nessuno abbia approfondito la situazione della Cooperativa 29 giugno prima di pareggiarne il bilancio. E’ del 3 ottobre 2013 la delibera che versa circa 32 mila euro alla stessa Cooperativa -qui scaricabile DACDelib. N 74 del 03.10.2013

Ci domandiamo se in questa situazione “ingarbugliata” vi sia un nesso con i tristemente famosi licenziati del verde. Parliamo dei 48 lavoratori della Roma Multiservizi che sono stati licenziati quando l’Azienda perse il bando –vinto dall’Azienda Ipomagi– che era stato redatto da Claudio Turella, il “famoso” funzionario del Servizio Giardini del X Dipartimento di Roma Capitale, lo stesso che aveva 570 mila euro in contanti in un cassetto di una scrivania a casa sua, trovati dai Carabinieri del ROS durante una perquisizione il 2 dicembre. Per gli inquirenti Turella è uno dei dirigenti comunali al soldo di Mafia Capitale.

Vale la pena seguire il filone, forse basta togliere un pochino di polvere e, come dice un mio amico, far aderire bene le tessere del puzzle.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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