Intervista al Senatore della XVI legislatura Roberto della Seta, fondatore di Green Italia. Decreti killer e sconticini anti PMI!

A casa di Green Italia incontriamo Roberto Della Seta per aiutarci a comprendere al meglio le informazioni che puntualmente pubblichiamo. Il  successo, in termini di letture e condivisioni, dimostra come gli italiani siano interessati e coinvolti su ciò che riguarda l’ambiente e le energie.

Il primo punto è lo “sconticino” del 10% deciso dal Ministro Guidi e dal Premier Matteo Renzi alle Piccole e Medie Imprese: in realtà solo un pretesto per difendere l’industria elettrica a favore dei grandi gruppi dell’energia fossile. Roberto della Seta definisce la Ministro Guidi “emissaria di quel mondo” che è appunto quello delle industrie dell‘energia fossile. Il punto è che il costo dell’elettricità sta già scendendo ed il merito lo hanno le energie rinnovabili e non certo lo sconto del 10% che in realtà pesa appena l’1 x 1000 sui costi delle PMI.

E’ quindi ovvio comprendere che, se il Governo volesse realmente fare gli interessi degli utenti, gli basterebbe incentivare le aziende che si occupano di fotovoltaico piuttosto che di qualsiasi altra forma di energia rinnovabile. Stesso e maggiore beneficio ne trarrebbe l’ambiente.

La stima del ritorno finanziario che produrrebbe questa misura è sovrastimata ed eccessiva e, ancor peggio, se da una parte le PMI non avranno alcun vantaggio da questa norma, altre rischiano addirittura di morire sotto l’effetto della stessa norma, e sono le imprese che si occupano di rinnovabili. L’Italia deve puntare sulle energie rinnovabili, sottolinea Roberto della Seta, se vuole imboccare la via della ripresa.

Ma il “Bomba”, al secolo Matteo Renzi, non puntava sullo sviluppo, sul rinnovamento, sull’ambiente e il territorio? Roberto della Seta – politicamente molto corretto – dice che la sua impressione è che il Primo Ministro abbia deciso di “appaltare la politica energetica al Ministro Guidi che rappresenta la parte più vecchia e più anti innovativa dell’industria italiana e della Confindustria. E’ stata messa li per rappresentare questo mondo e lo sta rappresentando, dal suo punto di vista, anche bene”

Arriviamo alla “norma killer” che azzera tutti i limiti di legge per i veleni industriali scaricati in mare. La norma dice che le “industrie dei veleni” che in mare già scaricano sostanze molto tossiche come l’arsenico, il piombo o vari solventi organici, d’ora in avanti potranno sforare i limiti di legge e, di volta in volta, ci sarà una valutazione del Ministero dell’ambiente che deciderà quanto l’industria potrà avvelenare i nostri mari!

E io che mi aspettavo che, con l’andare del tempo, la presa di coscienza dei “grandi del Governo”, la buona educazione e sostanzialmente un minimo di logica, si arrivasse a minimizzare l’uso di veleni e energie fossili a favore di rinnovabili, pulite e gratuite!

Consiglio la visione dell’intera intervista a Roberto della Seta che ci aiuta a comprendere un po’ di più quanta necessità abbiamo di trattare bene il nostro stanco e inquinato mondo!

[youtube]https://youtu.be/jOnSnvARvos[/youtube]

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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