Rifondazione Comunista nel megafono in Piazza Campidoglio: “Il patto di stabilità, orizzonte dentro il quale si può vivere o si può morire, noi non ci stiamo”

Rifondazione Comunista è una voce forte al megafono di Piazza Campidoglio, nella giornata del Salva Roma ci sono anche loro. Chiedono unione e forza, perché “non sono battaglie differenti ma una sola per liberare Roma”. Libera Roma, la stessa frase scelta e proposta da Ignazio Marino, per sostituire Salva Roma, che a lui proprio non va giù!

“Il decreto che è stato approvato in parlamento non risolve la questione della casa” continua “prevede che chi vive dentro alle occupazioni, non possa più avere la residenza, il distacco della luce e dell’acqua perché abusivo… stessa cosa per chi è sotto sfratto”. Unire le disperazioni e vertenze è, per Rifondazione Comunista, l’unica strada da percorrere. Gli sgombri riguardano anche altri spazi occupati, come l’Angelo Mai, che proprio il giorno successivo a queste riprese è stato sgombrato e posto sotto sequestro.

L’Angelo mai è uno spazio comune, un rifugio artistico e culturale alle Terme di Caracalla. Oltre allo sgombro, i destinatari del provvedimento rischiano accuse che vanno dalla violenza, alla minaccia al furto di energia elettrica fino all’associazione a delinquere finalizzata all’estorsione

Le cifre, approssimative, parlano di  245 mila case sfitte a Roma e mentre scrivo mi giunge notizia dell’occupazione dell’anagrafe di Via Petroselli. Non si può certo dire che sia un problema marginale!

Rifondazione Comunista chiede, senza mezzi termini, l’abbattimento di questo Salva Roma e che comunque apra vere contraddizioni politiche e piani di discussione, finalizzati alla risoluzione del problema.

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By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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