Caso  Husqvarna. Ad agosto, dopo 7 mesi di cassa integrazione ordinaria. CasaPound sarà al fianco dei lavoratori, in fabbrica, mobilitando i suoi militanti, se necessario anche da tutta Italia, per bloccare i tir e questo ennesimo scempio della grande industria italiana

Husqvarna

Promuovere una lettera degli europarlamentari italiani al Ministro dello Sviluppo economico Claudio Zanonato e una richiesta del consiglio regionale della Lombardia al governatore Roberto Maroni e all’assessore al Lavoro Valentina Aprea, affinché vigilino sulle sorti dell’ Husqvarna, con particolare riferimento alla corretta applicazione degli accordi sindacali e della cassa integrazione. Sono gli impegni assunti dalla parlamentare europea del Pdl, Lara Comi, e dalla consigliera regionale della Lega Nord, Francesca Brianza, durante il convegno “Husqvarna, un caso italiano – L’industria italiana al collasso: la politica che fa?“, organizzato nella serata di ieri a Varese dall’associazione 7punto1, il motoclub di CasaPound italia. All’incontro hanno partecipato anche le rsu dell’azienda di Cassinetta di Biandronno, che hanno portato la testimonianza diretta delle conseguenze occupazionali e sociali della vendita del marchio all’austriaca Ktm e del trasferimento della produzione in Austria. “Lunedì – ha detto il vicepresidente di CasaPound Andrea Antonini – è previsto l’arrivo dei primi camion dall’Austria per trasformare l’impianto produttivo in magazzino. CasaPound sarà al fianco dei lavoratori, in fabbrica, mobilitando i suoi militanti, se ncessario anche da tutta Italia, per bloccare i tir e questo ennesimo scempio della grande industria italiana. Il nuovo management dell’azienda – ha aggiunto Antonini – sappia che non ci faremo intimidire dalle denunce e dagli atti di prepotenza che ha già perpetrato nei confronti dei lavoratori e i nostri politici ricordino che qui si sta combattendo sulle spalle di oltre duecento famiglie una battaglia che riguarda la politica industriale del nostro Paese, sulla quale governo e parlamento non possono più sorvolare. Se sono in grado, si sveglino dal loro torpore e intervengano con atti concreti, altrimenti – ha concluso Antonini – facciano un favore all’Italia e agli italiani: vadano a casa”

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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