Chiude Linus “temporaneamente”, la crisi si abbatte sull’editoria

Da quasi mezzo secolo Linus c’era, e tanto bastava a sentirsi tranquilli, quasi bastasse a garantire che potesse durare per sempre, che quel mondo di tavole e disegni non smettesse mai di esistere. Invece la rivista di fumetti, fondata da Giovanni Gandini nel 1965 e intitolata a uno dei più celebri personaggi creati da Charles Schultz, rischia di sparire, toccata da vicino dalla crisi dell’editoria, della carta come veicolo di idee, immagini e sogni. chiude linus temporaneamente, la crisi si abbatte sull'editoria

Linus sospende le pubblicazioni per mancanza di fondi. Lo annuncia sul sito la casa editrice Baldini e Castoldi. Ma forse non è un passo definitivo. Nelle poche righe del comunicato si accenna alla possibilità di un’assenza soltanto momentanea: “Linus si è temporaneamente fermato per una serie di problemi gravi e di complicata soluzione, riguardanti stampa e logistica e conseguenti a un difficile momento della società editrice. La volontà dell’editore – spiega ancora il comunicato – è senz’altro quella di proseguire la pubblicazione di Linus, come ovvio permettendo agli abbonati di recuperare i numeri persi. Ma perché la volontà si trasformi in qualcosa di più concreto, e quindi nelle prossime uscite del mensile, mancano ancora alcuni passaggi che speriamo di potervi comunicare al più presto”.

Negli anni Sessanta e Settanta Charlie Brown, Linus, Snoopy e gli altri personaggi del mondo immaginario di Schultz, diventati universali, erano il veicolo migliore andare a cercare un pubblico tutto nuovo nel nostro Paese, per poi introdurlo ad altri mondi, altri creatori. Su Linus sono stati pubblicati alcuni tra i fumetti statunitensi ed europei più importanti, che altrove, In Gran Bretagna e Usa in particolare, venivano pubblicati sui quotidiani (tradizione del tutto assente in Italia): Bristow, B.C., Beetle Bailey, Big Sleeping, Bobo, Calvin & Hobbes, Corto Maltese, Dick Tracy, Dilbert, Doonesbury, The Dropouts, Jeff Hawke. E poi le tavole satiriche di Jules Feiffer, Krazy Kat, Lil Abner e Fearless Fosdick, Maakies, Monty, Il Mago Wiz, Pogo, il Popeye di Segar, Valentina di Guido Crepax, i fumetti di Andrea Pazienza e Kako di Flora Graiff. Accanto ai fumentti, testi di moltissimi autori come Michele Serra, Pier Vittorio Tondelli, Stefano Benni, Alessandro Baricco. Sulle pagine dei «Supplementi» di Linus hanno fatto il loro esordio in Italia i supereroi della Marvel, con alcuni episodi dei Fantastici Quattro pubblicati a metà degli anni Sessanta.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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