La Fine dei Modelli. Un fulmine cade sul Cupolone
La storia parla chiaro, è già successo; Papa Clemente fu esiliato nel 97 dopo Cristo e, non potendo continuare a dirigere la Chiesa, diede le dimissioni, al suo posto fu eletto Pontefice Evaristo. Celebre fu poi il gran rifiuto di Papa Celestino V, che abdicò nel dicembre 1294, dopo appena quattro mesi di pontificato e dopo essersi accorto dell’influenza eccessiva del re angioino Carlo D’Angiò, nel 1415 Gregorio XII, quindi facendo un po’ di conti possiamo benissimo capire lo stupore e la meraviglia che noi dopo seicento anni abbiamo provato per la notizia delle dimissioni di Benedetto XVI di questa mattina.
Troppe se ne diranno, troppa gente ne parlerà e troppo tempo sarà sprecato a cercare di capire i motivi nascosti di questa inaspettata decisione, e come al solito i veri “fatti” per cui restare sgomenti passeranno in secondo piano.
Però i manuali di storia un domani potranno narrare di quell’anno in cui iniziò la decadenza del potere spirituale e del potere temporale, di quel Papa che segnò l’inizio del valore “simbolico” di una figura che invece fino a quel momento aveva rappresentato un “modello” vero per tutti i fedeli cattolici. Sì perché forse non tutti se ne rendono conto, ma tutto questo è davvero l’inizio della fine, a prescindere da chi crede e in cosa, qui si tratta di pilastri che iniziano “ finalmente” a cedere, il mondo avanza, si evolve e non basta iscriversi a twitter per stare al passo. I diritti si espandono sempre di più, la limitatezza cattolica inizia a rompersi al contatto con la verità dell’uomo che non è la verità di Dio, finalmente stiamo entrando di nuovo nell’era antropocentrica e ci lasciamo alle spalle un teocentrismo troppo stretto.
O forse non cambierà nulla … ma intanto un fulmine oggi è caduto sulla cupola di San Pietro e la natura quando ci si mette si sa, non perdona.