Nella Giornata Mondiale dei Laghi, Ecoitaliasolidale chiede un piano nazionale per la tutela delle acque interne in Italia.
Il 27 agosto 2025 si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Laghi, istituita dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione sulla tutela di questi ecosistemi essenziali.
I dati diffusi dall’ONU sono allarmanti: negli ultimi cinquant’anni si è perso l’85% della biodiversità d’acqua dolce e, senza interventi tempestivi, entro il 2050 i laghi potrebbero subire un ulteriore calo del 20% del loro valore ecologico, con un aumento preoccupante delle emissioni di metano, gas serra tra i più dannosi.
I laghi non rappresentano solo un patrimonio naturale e paesaggistico, ma svolgono funzioni vitali: regolano il clima locale, immagazzinano carbonio, limitano le piene e ospitano una straordinaria varietà di specie animali e vegetali. Nonostante ciò, restano spesso dimenticati nelle politiche ambientali.
L’impegno di Ecoitaliasolidale
Per questo Ecoitaliasolidale, guidata dal presidente Piergiorgio Benvenuti e dal vicepresidente nazionale Fabio Rosati, ha lanciato un appello per un piano nazionale di riqualificazione e tutela ambientale. “È arrivato il momento di agire concretamente – dichiarano – Serve proteggere laghi, fiumi, torrenti e sorgenti, coinvolgendo cittadini, scuole, enti locali e istituzioni.”
L’Italia custodisce un patrimonio idrico di enorme valore, dai grandi laghi del nord – Garda, Maggiore, Como, Iseo, Trasimeno – ai bacini vulcanici del Lazio, come Bracciano, Bolsena, Albano, Vico e Nemi. Ecosistemi fragili e preziosi che necessitano di tutela costante.
La Giornata Mondiale dei Laghi è accompagnata da iniziative di sensibilizzazione ed educazione ambientale, ma l’impegno di Ecoitaliasolidale non si ferma a una ricorrenza simbolica. L’associazione continuerà a promuovere la protezione delle acque interne in tutta Italia, sostenendo la partecipazione attiva dei cittadini.
“Un lago non è solo un paesaggio – conclude Ecoitaliasolidale – È parte del nostro futuro. Difenderlo è una responsabilità condivisa.”

