La leggenda della gallina dalle uova d’oro affonda le sue radici nella cultura popolare e nella letteratura antica.
Si parla di un mito che ha lasciato dietro di sé tantissime tracce, il che ovviamente aggiunge un sapore del tutto diverso alla favola, al punto da far pensare che sia realmente esistito un pennuto con queste capacità. Le testimonianze storiche sono davvero numerose, e noi oggi ci concentreremo sulle principali.
Esopo e la sua favola
La versione più conosciuta e antica della leggenda è attribuita a Esopo, un narratore greco vissuto probabilmente nel VI secolo a.C., le cui favole sono state raccolte e trascritte nei secoli successivi. La favola della gallina dalle uova d’oro narra di un contadino in possesso di una gallina speciale, capace di deporre uova dorate. L’uomo, accecato dall’avidità e desideroso di ottenere più oro, decide di uccidere la gallina nella speranza di trovare l’origine di questa magia, perdendo per sempre la sua preziosa fonte di ricchezza. Ovviamente c’è una morale, che riconduce a una critica verso l’avidità umana e l’insaziabile fame di denaro.
Elliano e il trattato sugli animali
Un’altra importante testimonianza della leggenda si trova nel trattato sugli animali di Elliano, un autore romano di origini greche vissuto tra il II e il III secolo d.C. Nel suo “De Natura Animalium“, Elliano raccoglie una serie di aneddoti e osservazioni sul mondo naturale, mescolando fatti reali e racconti fantastici. Pur non dedicando un’intera sezione esclusivamente alla gallina dalle uova d’oro, Elliano cita alcuni episodi in cui si attribuiscono poteri straordinari ad animali comuni, riflettendo il modo in cui le culture antiche tendevano a confondere la realtà con il mito.
La gallina, nello specifico, viene tratteggiata come un animale sacro legato al culto di Ebe ed Heracle.
Plinio e la sua Storia Naturale
Una terza importante fonte è la “Storia Naturale” di Plinio, un’enciclopedia monumentale scritta nel I secolo d.C. In quest’opera, l’autore raccoglie informazioni su una varietà di argomenti, dalla geografia alla botanica, dalla zoologia alla mineralogia. Anche se Plinio si occupa principalmente di fatti osservabili e scientifici, il suo manoscritto include anche diversi riferimenti a credenze popolari e leggende.
Per quel che riguarda la gallina d’oro, Plinio include due riferimenti: il primo parla di un manufatto sacro rappresentante una gallina e composto interamente d’oro, appartenuto al re etrusco Porsenna. Il secondo parla invece di una gallina dorata con pulcini dorati rubata dai Messapi ai Tarantini, durante una battaglia.
Un mito che permea la società moderna
Il mito della gallina dalle uova d’oro è più che mai presente nella società moderna. Per fare un esempio, esistono alcuni videogame che prendono spunto da questa leggenda. Infatti, è possibile giocare con la slot delle uova d’oro su alcuni siti web specializzati in iGaming. Infine, anche il mondo dei cartoni animati e del cinema è ricchissimo di titoli dedicati a questo mito, in modo diretto o indiretto, per via dei temi importanti ai quali fa riferimento. Lo stesso discorso vale ovviamente anche per la letteratura moderna.
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