Il conto deposito ha fatto la propria comparsa da qualche anno andando letteralmente ad innovare il mercato dei prodotti finanziari bancari, dotandolo di nuove opportunità.

Un conto deposito è un contratto che si va a sottoscrivere con un istituto bancario andando a vincolare, depositare, una cifra stabilita e lasciandola bloccata con la promessa di ottenere una remunerazione. Di base come un conto corrente ma con la differenza che i soldi non dovrebbero essere ritirati e non deve quindi esserci un flusso tra entrate ed uscite. Nel corso degli anni sul mercato ne sono usciti di ogni genere, formule vantaggiose per il consumatore a zero spese (anche perché implicano zero servizi) che hanno permesso di investire capitali di varie dimensioni, piccoli e grandi, senza dover necessariamente sottostare a vincoli stringenti.

Ed i conti deposito hanno rappresentato a lungo un porto sicuro per chi voleva investire i propri soldi a stretto giro con la possibilità di guadagnare qualcosa. Ipotesi che trovava riscontro nella realtà dei fatti e che negli ultimi tempi è venuta un po’ meno.

I rendimenti sono ormai crollati

Ciò in virtù della più classica legge di mercato: un tempo i rendimenti dei conti deposito, ovvero le remunerazioni che erano previste, avevano percentuali piuttosto interessanti. Si parlava anche di cifre vicine al 5%, magari per una somma depositata e vincolata per 12 mesi. Ecco le condizioni che hanno reso conveniente e diffuso questo investimento.

Oggi i rendimenti sono crollati in modo evidente un po’ per tutti gli attori in campo, come si può vedere da queste recensioni dei conti deposito con riferimento ai principali presenti attualmente sul mercato. Crolli che hanno reso meno conveniente lo strumento in sé, a meno che non sia associato ad altri: è il caso dei conti deposito abbinati ad un conto corrente, un connubio che se non porta certamente a grandi incassi in termini di rendimenti, può comunque essere una valida soluzione per andare a contenere le spese di mantenimento di gestione del conto corrente (conservando il potere di acquisto de denaro) che come noto sono piuttosto sostanziose.

In sostanza i conti deposito di oggi non sono più in grado di fornire rendimenti elevati come avveniva fino a qualche anno fa: chi vuole investire con quella prospettiva rischia di restare deluso. Tuttavia si parla di prodotti finanziari che possono comunque garantire di mettere al sicuro i propri risparmi e, quantomeno, di non vederli erosi sul un conto corrente ordinario da spese varie ed inflazione.

Foto di Tumisu da Pixabay

By SenzaBarcode Redazione

Siamo in giro dal 2012 per raccontare storie vere, libere da condizionamenti. Anche se l’associazione che ci ha fatto nascere ha chiuso nel 2019, la nostra voce è più viva che mai: informiamo su cronaca, politica, cultura, società attraverso un magazine online e una web radio sempre attiva. La WebRadio SenzaBarcode, online dal 14 ottobre 2019, è la nostra voce in più: rubriche, interviste, approfondimenti audio per chi vuole saperne di più. Non rappresentiamo schieramenti: raccontiamo da una prospettiva libera, aperta e pluralista. Il nostro obiettivo? Offrire informazione indipendente, guidata da passione e curiosità.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!