Covid non Covid ci sono problemi che riguardano il comparto scolastico. In una petizione le linee guida per nidi e scuole dell’infanzia di Roma Capitale.

La petizione chiede 500 firme e la raccolta avviene tramite questo link. A proporla è il Comitato a tutela d’insegnanti ed educatrici di Roma Capitale. Manca solo una manciata di settimane all’apertura degli istituti scolastici e ci risiamo. Soliti problemi legati al precariato, al mancato rispetto delle normative vigenti, la totale mancanza di una graduatoria e d’investimenti.

Problemi irrisolti già prima dell’emergenza sanitaria che, con il lockdown e le successive fasi per la ripartenza, sono state messi ulteriormente in evidenza. Come abbiamo più volte sottolineato in queste pagine, il personale di servizio è sovraccaricato da lavoro e c’è una drastica riduzione di stanziamento per il personale supplente. Ora le riaperture necessitano comunque di una serie d’imprescindibili elementi. Oltre al banco con le rotelle, che può sollevare l’ilarità di alcuni, qui torniamo a parlare di problemi più concreti. Ad esempio delle mascherine che devono mantenere visibile il viso, ma proteggere. Indicate sarebbero le visiere e i disinfettanti, comunque è necessario fornire tutto il personale di dispositivi di protezione individuale.

A oggi solo una cosa è certa, quasi, si riaprono i battenti il 14 settembre

Mancano 5 settimane e si naviga a vista, avvolti dal buio. Va poi tenuto conto, cosa decisamente non da poco, che il personale a rischio o ultrasessantenne potrebbe non riprendere servizio. Proprio quando è invece necessario personale supplementare. Da non dimenticare che il rapporto tra educatore e insegnante dovrà essere ridotto.

Con Alessandra Anodi, insegnante precaria, facciamo il punto della situazione sulle richieste del comitato, le linee guida e le aspettative rispetto al Comune di Roma.

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By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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