Semplicemente cancellata. Una memoria, una parte della storia del nostro Paese è stata spazzata via, La strage degli anziani deve insegnarci a proteggere i più deboli.

I dati sono spaventosi alcune stime, quelle più accreditate, indicano 2773 i decessi all’interno delle famose RSA nel periodo che va dal primo febbraio al 14 aprile. Nel 40,2% le morti degli anziani sono causate dal Coronavirus o per sintomi adesso imputabili anche senza una diagnosi precisa.

Così, in un iniziale silenzio, sono morti i nostri nonni, i nostri vecchi, una parte della nostra memoria. Nel Lazio i numeri ci dicono che siamo stati fortunati (anche se forse qualcuno utilizzerà questo momento in campagna elettorale), ma gli istituti di ricovero per anziani hanno rappresentato un luogo dove i più fragili non sono protetti, ma probabilmente più vulnerabili.

Gli interrogativi quindi sul futuro dei centri per anziani

per i luoghi di ricovero e cura non possono e non devono essere rimandati. Troppi decessi per il Covid-19 in questi istituti e Paolo Ciani, capogruppo di Demos, Democrazia solidale alla Regione Lazio, ha presentato una mozione per impegnare il presidente e gli assessori competenti a intervenire su modelli assistenziali diversi. Nella nostra regione gli anziani over 65 rappresentano il 21% della popolazione, è necessario quindi provvedere a soluzioni abitative adatte. Housing sociale pubblico o privato, residenzialità leggera, cohousing o una dimora naturale tutelata dalla regione Lazio.

La mozione è stata approvata all’unanimità ci racconta Ciani, vice presidente della Commissione Sanità, nell’intervista a Disputandum di venerdì 29 maggio, sottolineando che anche alcuni consiglieri di opposizione, con slancio, l’hanno sottoscritta.

Nessuno poteva prevedere la pandemia, di certo non in questi tratti cruenti e di tale potenza. È stata indubbiamente in grado di mettere in ginocchio gli esseri umani, ma è necessario ora imparare a difendersi.

“Siamo il paese di Franco Basaglia, che ha ideato nuovi percorsi per la cura della malattia mentale, presi ad esempio nel mondo”. Sono le parole di Ciani. “Possiamo innovare in profondità l’assistenza agli anziani, costruire alternative all’istituzionalizzazione e tenere i nostri cari a casa. La regione Lazio oggi compie una scelta d’indirizzo importante su cui lavorare con coraggio e che può diventare un modello per l’Italia”.

Foto di Claudia Peters da Pixabay

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By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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