Un problema che affligge l’uomo, inteso qui come universo maschile, praticamente da sempre e per il quale si sono spasso cercate soluzioni senza mai arrivare a qualcosa di definitivi.

La perdita dei capelli è un qualcosa con il quale il 90% degli uomini deve fare i conti: sono varie le cause così come sono diverse le problematiche, dalla alopecia androgenetica al diradamento passando per altre situazioni che possono portare alla caduta dei capelli.

Quale che sia la causa ciò che conta, oggi, è il rimedio; trattamenti ne sono usciti di varia natura nel corso degli anni così come lozioni ed olii vari da utilizzare per attenuare la caduta.

La Tricopigmentazione

L’ultimo approccio in ordine di tempo per cercare di ovviare a questa criticità arriva direttamente dal mondo del trucco permanente e prende il nome di tricopigmentazione. Si parla, come si evince dal nome stesso, di pigmentazione del cuoio capelluto, quindi di andare a simulare la presenza di capelli dove in realtà non sono più presenti.

Il trucco permanente, ad oggi utilizzato con grande successo dalle donne per ovviare ad inestetismi del viso, è una sorta di tatuaggio estetico; un make up che viene disegnato direttamente sotto la pelle, negli strati più superficiali del derma, e che genera un risultato duraturo seppur non definitivo.

Superare la perdita dei capelli

L’idea di base della tricopigmentazione è quella di replicare tale approccio in ambito maschile con riferimento al cuoio capelluto; ridisegnare i capelli che siano andati persi facendo ricorso ad un tatuaggio di natura estetica. Si tratta di una soluzione ancora relativamente giovane, nel senso che è emersa da poco tempo nel panorama estetico dei trattamenti contro la perdita dei capelli per uomini.

Tuttavia non sono pochi coloro i quali si stanno orientando verso tale soluzione per mascherare la propria calvizie; perché nel concreto di questo si tratta. Di un effetto camouflage, come si suol dire in questi casi; ovvero di camuffare la caduta dei capelli andando a pigmentare la zona dove questi siano andati persi e di conseguenza la pelle del cuoio capelluto sia maggiormente visibile.

Un approccio ancora in fase di perfezionamento, che funziona soltanto sui capelli ad effetto rasato, quindi molto corti, ma che da qui ai prossimi anni potrebbe diventare un trattamento realmente risolutivo nel caso di perdita dei capelli.
 

By SenzaBarcode Redazione

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