Pasolini a villa Ada, da un’idea di Ivan Festa. Tratto dal racconto di Giorgio Manacorda, diretto e interpretato da Ivan Festa. Dall’8 al 10 marzo a Teatrosophia.

Dopo aver incantato il pubblico e la critica al Teatro Tordinona di Roma con Pasolini a Villa Ada e in moltissimi prestigiosi festival, Ivan Festa torna in scena con il monologo tratto dal testo di Giorgio Manacorda a Teatrosophia dall’8 al 10 marzo.

Pasolini a Villa Ada descrive il rapporto personale tra Giorgio Manacorda e Pier Paolo Pasolini. Il racconto di un’amicizia, quella tra l’autore e il poeta friulano, finora celata o velatamente raccontata in privato. Attraverso un denso monologo, che segue il ritmo del racconto, si scopre così un rapporto di amicizia intenso e il tormentato percorso di emancipazione che Manacorda ha dovuto affrontare per liberarsi dalla paterna figura del maestro.

“La rappresentazione, dunque, è un incontro nuovo con Pier Paolo Pasolini, un racconto diverso, lontano dalle polemiche politiche, da ricostruzioni o riduzioni del protagonista a mero e semplice fatto di cronaca” spiega l’attore “sono passati un po’ di anni dal debutto, sono tante le repliche che ha alle spalle questo spettacolo, ma per me è sempre una grande emozione”.

La mostra

Nel foyer sarà allestita una selezione di scatti di Nowhere Now, lavoro che a breve verrà raccolto e pubblicato in un volume da Urbanautica Institute.
Le immagini sondano l’impalpabile viaggio della luce, dei colori, delle particelle che generano la vita in un continuo disordine. È l’improvviso, l’impalpabile che genera e muta come una reazione a catena.

La confusione possiede al proprio interno tutti i gli elementi della creazione, imprevisti compresi che sono anzi la base del processo. La distruzione, l’errore, è parte necessaria della creazione.

By SenzaBarcode Redazione

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