Il Club Alpino Italiano partner del Macerata Opera Festival
Firmato l’accordo fra il Club Alpino Italiano e l’Associazione Arena Sferisterio affinché il pubblico del Macerata Opera Festival possa sostenere il progetto di recupero della Madonna della Cona, a Castelluccio.
Da tanti anni l’Associazione Arena Sferisterio adotta una causa sociale o un progetto di raccolta fondi da affiancare al Macerata Opera Festival con l’obiettivo di sensibilizzare i propri spettatori verso un tema o una realtà affine al Festival. Così negli anni sono stati raccolti fondi per Action Aid, la Lega del Filo d’Oro, Medici Senza Frontiere e Anfass. Quest’anno, grazie alla segnalazione del Comune di Macerata, il Charity partner è il Club Alpino Italiano che, attraverso la Sezione di Macerata, si impegnerà nella ricostruzione di una edicola nel Comune di Castelsantangelo sul Nera, denominata Madonna della Cona, purtroppo crollata con il terremoto del 2016. L’edicola è posta a 1.496mt di quota all’ingresso della Piana di Castelluccio, e ha un grande valore simbolico per gli escursionisti. Un progetto assolutamente in linea con il tema del Festival #verdesperanza.
L’accordo è stato firmato oggi, 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, presso la sede centrale a Milano della antica associazione italiana
La firma è stata apposta alla presenza del presidente del Club Alpino Italiano Macerata Marco Ceccarani, del presidente del CAI Marche Lorenzo Monelli, di Romano Carancini Sindaco di Macerata. Di Stefania Monteverde Assessore alla Cultura del Comune marchigiano, di Luciano Messi Sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio e di Barbara Minghetti direttrice artistica del Macerata Opera Festival. “Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale – sottolinea Stefania Monteverde – il Macerata Opera Festival 2018 è un inno alla speranza. Sa mettere insieme il grande patrimonio della ricca tradizione del melodramma italiano nella suggestiva arena dello Sferisterio e il piccolo patrimonio di montagna. Come l’edicola della Madonna della Cona sulle belle montagne maceratesi dei Sibillini, i cosiddetti Monti Azzurri.”
“È un cammino di rigenerazione che passa anche sui sentieri del nostro paesaggio, uno spettacolo tutto da godere”
Marco Ceccarani entra nei dettagli del progetto. “In questo luogo meraviglioso, da centinaia di anni, ogni 2 di luglio, si celebra la Festa della Madonna della Cona. Istituita per ricordare la pace sancita nel 1522 tra gli abitanti di Castelluccio, allora Castel Monte Precino, e quelli della Villa di Gualdo, frazione di Castelsantangelo sul Nera, in seguito ad una guerra scoppiata per dispute territoriali sui pascoli. Inoltre il luogo è da sempre ritrovo degli escursionisti per i trekking e le uscite scialpinistiche nelle incantevoli montagne circostanti. Con l’avvio del progetto di ricostruzione si vuole quindi celebrare la rinascita e la volontà di ripresa e di unione delle popolazioni dell’area, a seguito del sisma che ha colpito la zona. E ridare agli escursionisti amanti del luogo il familiare punto di riferimento.”
Saranno quindi i volontari stessi, in una serie di spazi all’interno dello Sferisterio, a incontrare il pubblico in teatro per 17 serate. A raccontare le caratteristiche del progetto in corso e a sensibilizzare verso la raccolta di fondi
Lo stesso accadrà durante la Notte dell’Opera del 2 agosto, con banchetti informativi e iniziative specifiche. L’ultima recita del Festival, il 12 agosto, in scena Il flauto magico di Mozart, sarà dedicata al Club Alpino Italiano. A chi acquisterà i biglietti per questa data sarà richiesto un contributo aggiuntivo di 2 euro per la raccolta fondi. Alla serata verranno invitati tutti i soci del Club Alpino Italiano che potranno usufruire della convenzione CAI con lo sconto del 20%. Al termine dello spettacolo, un’opportunità esclusiva per solo 200 spettatori che hanno assistito all’opera. Sarà possibile, con il proprio kit di sacco a pelo o tenda, dormire sul palco dello Sferisterio, sotto le stelle.