Immobile di via Gomenizza, rimpallo di responsabilità fra Campidoglio e Regione. Intanto il centro polifunzionale per disabili non prende il via.

L’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale ha inviato, il 17 aprile, al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca la bozza dell’accordo per destinare al Miur l’immobile, parte del patrimonio immobiliare capitolino, di via Gomenizza. Il progetto è la creazione di un centro polifunzionale di eccellenza, dedicato alla formazione ed inserimento da ragazzi con autismo, nonché supporto a loro e alle famiglie.

L’accordo tra Roma Capitale e Miur è però subordinato dalla rinuncia, da parte della Regione Lazio, e degli altri enti coinvolti, dell’uso dell’immobile che ora è a disposizione del patrimonio regionale. La volontà di rinunciare ad ogni pretesa, anche futura, da parte della Regione sarebbe già stata espressa, ma mancherebbe l’accordo sotto forma di liberatoria firmata dal dirigente responsabile in risposta alla nota inviata dal Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale la scorsa settimana.

Il 16 aprile il Campidoglio, in una nota, dichiara di aver ricevuto comunicazione dalla Regione, ma “la comunicazione ricevuta, tuttavia, non risulta contenere la liberatoria richiesta “. In una dichiarazione del 18 aprile i consiglieri  M5s Agnese Catini e Nello Angelucci della commissione Politiche Sociali di Roma Capitale dichiarano “Invitiamo chi di dovere a non privare Roma di questa grande opportunità e a firmare quindi l’atto necessario propedeutico al proseguimento dell’iter interistituzionale”.

A chi imputare i ritardi su immobile di Via Gomenizza?

In un comunicato del 16 aprile, la Regione Lazio dichiara che “ha inviato in data odierna a Roma Capitale una lettera per il nulla osta alla realizzazione del progetto ‘Casa delle Arti’ all’interno del Casale Gomenizza, attualmente nella disponibilità di Roma Natura al solo fine di custodia. Si precisa che questa stessa volontà era già stata palesata prima verbalmente in plurime occasioni da alcuni esponenti della Regione lo scorso anno e confermata ufficialmente in una delibera approvata dalla Giunta regionale a dicembre del 2017.

Per dovere di cronaca va sottolineato anche che la missiva in questione non era assolutamente da ritenersi indispensabile né tantomeno propedeutica, come erroneamente sottolineato da Roma Capitale

alla sottoscrizione di un  protocollo tra Miur e Campidoglio per destinare l’immobile di via Gomenizza alla creazione di un progetto sperimentale dedicato a ragazze e ragazzi con disabilità. E che pertanto i tempi che purtroppo in questa vicenda si sono inevitabilmente allungati avrebbero potuto essere ridotti se Roma Capitale, a dicembre dello scorso anno, avesse provveduto come ha fatto invece in questi giorni, e dunque con 4 mesi di ritardo, a predisporre la bozza d’intesa con il Miur. Speriamo infine che questa lettera possa comunque rappresentare un ulteriore sprone per la realizzazione da parte di Roma Capitale, nel più breve tempo possibile, di un progetto che si rivelerà utilissimo per molte famiglie di Roma e del Lazio”.

Il rimbalzo delle responsabilità non è cosa nuova tra Regione e Comune, come sempre a farne le spese sono i cittadini vittime di disagi, disservizi e ritardi. In questo caso, inoltre, parliamo di ragazzi e disabili.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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