Sfiducia a Zingaretti presentata da Fratelli d’Italia. Il cendrodestra si spacca e per il governatore “volontà maggioritaria di provare almeno ad andare avanti”.

Eppure sulla carta l’esito sembrava scontato. Il primo atto di Fratelli d’Italia è stata una mozione per la sfiducia al Presidente Zingaretti, perché dichiara Fabrizio Ghera, capogruppo FdI “abbiamo ritenuto necessario far partire perché ad oggi non ci sono nemmeno le premesse per avviare una legislatura regionale che si occupi dei cittadini e del territorio.”

Non ha firmato Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, tra i primi ad invocare un atto forte ponendo la sfiducia. Solo Ghera, Colosimo e Righini- il gruppo FdI – sottoscrivono la mozione che diventa così irricevibile per gli uffici. Il regolamento chiede che siano almeno 10 i consiglieri a presentare l’atto.

Così si sfila la Lega, anche se la linea di Matteo Salvini è sempre stata chiara. Anche il candidato presidente del centrodestra, Stefano Parisi, non firma.

Ghera, continuiamo sulla strada della sfiducia

“È evidente l’anomalia di un presidente che non ha una maggioranza. Noi come FdI abbiamo presentato una mozione di sfiducia, abbiamo chiesto agli altri capigruppo di sottoscriverla”. Ha dichiarato Fabrizio Ghera intervenendo in Aula. “Noi siamo stati votati in alternativa rispetto a Zingaretti. Su questo dobbiamo lanciare la nostra battaglia. Crediamo che anche nelle prossime settimane, se sarà possibile, ragioneremo con le altre forze di opposizione qualora ci siano le possibilità di sottoscrivere la sfiducia in numero maggiore. Su questo da parte nostra c’è chiarezza dal primo momento. Noi non abbiamo nessuna intenzione di fare da stampella politica. Se ci saranno comunque proponimenti positivi per i cittadini siamo disponibili a ragionare e confrontarci – ha concluso Ghera – Faremo le nostre proposte per rappresentare la voce dei nostri elettori”

Giuseppe Simeone per Forza Italia, ha invece dichiarato “sarà un percorso difficile, noi siamo disponibili al dialogo su temi concerti, ma solo nel segno di una netta discontinuità e di una maggiore attenzione alle istanze dei cittadini”. Parla invece di “senso della responsabilità su grandi obiettivi” Massimiliano Maselli – Noi con l’Italia – mettendo da parte ideologismi e massimalismi per il bene comune”.

Soddisfatto il governatore Zingaretti “un fatto politico si è determinato in questa settimana, la mozione di sfiducia presentata all’ufficio di presidenza da parte di un gruppo è stata respinta perché non ha raccolto le firme necessarie. Colgo in questa scelta l’affermarsi in questa Aula della volontà maggioritaria di provare ad andare avanti”.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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