Sondaggio  Consulcesi emerge: i medici più esperti sono i più attenti all’aggiornamento ECM. E anche per loro la metodologia più utilizzata è la Fad.

Svolta in rosa nella formazione ECM, soprattutto nelle nuove modalità a distanza. A rivelarlo, forse a sorpresa, un sondaggio effettuato da Consulcesi, leader nell’assistenza legale in Sanità, su una platea di 1602 medici in regola con l’obbligo ECM. A poche settimane di distanza dalla scadenza della proroga fissata al 31 dicembre 2017 per completare il triennio formativo 2014-2016, grazie all’indagine Consulcesi, è possibile tirare le somme su chi sono i camici bianchi più attenti all’Educazione Continua in Medicina.

I medici esperti più dediti alla formazione

In riferimento al dato anagrafico, emerge con chiarezza che i medici più assidui nella formazione sono quelli dai 46 ai 60 anni (il 48% degli intervistati) seguiti dagli over 60 (33%). Percentuali che evidenziano la necessità, da parte dei camici bianchi che già da anni esercitano la professione, di essere aggiornati su tecnologie innovative, approcci terapeutici e – in generale – nuove patologie.

Donne in pole position

Forse a sorpresa, in un quadro che ancora vede la professione medica a prevalenza maschile, il primato delle donne nella formazione (51% dei casi). Una “svolta in rosa” evidentemente correlato alla sempre maggiore presenza delle donne medico, soprattutto nelle nuove generazioni.

Il centro-sud prevale

La distribuzione geografica dei medici più formati è piuttosto omogena, ma mostra comunque una prevalenza del Centro-Sud: Lazio (18%), Campania (15%), Sicilia (10%), Puglia (8%) e Calabria (5%) sono le Regioni di provenienza di più della metà degli intervistati; significativi, comunque, anche i dati del Nord, Lombardia in primis (15%).

I più bravi sono i medici di medicina generale

Altro elemento significativo è rappresentato dal fatto che sono i medici di Medicina Generale i più assidui nella formazione (17% degli intervistati). Nella “top 5” delle specializzazioni attente all’ECM troviamo anche Anestesia e Rianimazione (15%), Chirurgia Generale (13%), Pediatria (11%) e Ginecologia e Ostetricia (9%).

Vince la formazione a distanza

Complice la diffusione delle nuove tecnologie, la maggioranza dei medici “primi della classe” ormai punta sulla Formazione a Distanza (FAD); il 63% la preferisce alla formazione blended (mista), ai corsi residenziali e alla formazione sul campo.

By SenzaBarcode Redazione

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