Pinuccia Montanari e TMB Salario
Assessora alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari in assemblea pubblica sul TMB Salario. Le sue dichiarazioni e le contestazioni.
Proponiamo in integrale il comunicato giunto dal Campidoglio sull’incontro dell’assessore Pinuccia Montanari di ieri con i cittadini del III municipio nel corso di un’assemblea pubblica sul TMB Salario, organizzata presso il Parco di Largo Labia. Di seguito le varie contestazioni a lei e al dg di Ama, Stefano Bina.
Comunicato stampa dal Campidoglio
“È ferma la nostra intenzione di arrivare alla chiusura dell’impianto. La nostra non è propaganda politica ma un’azione amministrativa supportata da una rigorosa programmazione”, afferma la Montanari. La proposta dell’Amministrazione Capitolina è quella di avviare un percorso condiviso e partecipato con la cittadinanza per la migliore gestione possibile del TMB Salario fino alla chiusura dell’impianto.
“Sulla questione TMB Salario – aggiunge l’Assessora – nessuna Amministrazione ha mai avuto l’apertura e la capacità di ascolto delle legittime istanze dei cittadini che noi abbiamo concretamente dimostrato in III Municipio. Abbiamo proposto l’istituzione di una commissione composta da tecnici e rappresentanti di cittadini che vigili sul nostro percorso per ridurre gli impatti odorigeni dell’impianto TMB Salario fino alla sua definitiva chiusura”.
“Con noi i cittadini del III Municipio hanno la concreta possibilità di partecipare ad una vera e propria svolta nella storia di questo impianto, dal posizionamento di sensori che possano dare finalmente una misurazione oggettiva, puntuale e documentata degli odori alla verifica dell’efficacia nell’impiego di enzimi per abbatterli”, conclude Montanari.
Ma durante il suo intervento
L’assessore ha ricevuto molti fischi e voci intonavano l’ormai noto “vergogna, vergogna”. Dose di contestazioni anche per Bina che ha dichiarato “Il vostro disagio, che nessuno mette in discussione, ha una episodicità che non è sempre spiegabile, anche quest’estate a impianto vuoto e sigillato sono stati segnalati episodi di cattivi odori”. Tanto è bastato per innervosire ulteriormente la platea che ha iniziato ad urlare “bugiardo, dimettiti, buffoni”.
Qualcuno urla “Mentre voi dicevate di lavorare per svuotare la vasca, Arpa Lazio certificava come, anche l’8 agosto, la fossa di ricezione fosse visibilmente piena”.
Dalla giornata di confronto, quale doveva essere, si è trasformato nell’ennesima dimostrazione di malessere dei cittadini, sottolineando la distanza crescente tra questa amministrazione e i romani.
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