Disabili, budget modesto il Comune di Roma discrimina
Disabili: ricorso-pilota, ex legge 67/2006, per discriminazione contro il Comune di Roma. L’assistenza indiretta è insufficiente.
Avvocato del Cittadino, attraverso i suoi difensori, ha recentemente iscritto al ruolo il primo ricorso ex legge 67/2006 contro il Roma Capitale per l’attività discriminatoria posta in essere dall’Ente nei confronti di un ragazzo disabile.
Vi racconto brevemente la storia del giovane:
Giovanni (nome di fantasia) è affetto da distrofia muscolare ed usufruisce da molti annidell’assistenza domiciliare indiretta, un contributo che il Comune di Roma mette a disposizione dei soggetti disabili per assumere assistenti che li aiutino a svolgere le normali attività della vita quotidiana. Gli viene assegnato un budget modesto: poco più di 600 euro, con i quali deve retribuire un operatore, pagargli i contributi Inps e l’assicurazione.
La situazione all’inizio è sostenibile:
fino all’anno 2010, Giovanni, può contare sull’aiuto dei suoi genitori, che lo assistono quando gli operatori domiciliari non ci sono. Ma il loro contributo “fisico”, negli anni, per via dello sviluppo di patologie legate proprio all’assistenza del figlio diventa sempre meno incisivo. Il ragazzo chiede quindi un aumento del budget assegnatogli dal Comune di Roma per l’assistenza indiretta. Da parte dell’amministrazione capitolina riceve, come risposta, solo un silenzio tombale.
Giovanni è stato costretto a rimodulare le proprie abitudini quotidiane a seguito dell’aggravarsi della situazione fisica dei genitori. E’ stato quindi vittima di una discriminazione indiretta: il comportamento apparentemente neutro dell’amministrazione capitolina, che ha negato un aumento del budget per l’assistenza indiretta, ha posto il giovane in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone.
Ora spetta ai giudici decidere
Nel frattempo, noi di Avvocato del Cittadino cerchiamo, nel limite del possibile, di sostenere le persone disabili che ci riferiscono storie di discriminazione legate alla presenza di barriere architettoniche, a trattamenti vessatori sul lavoro e, soprattutto, a problemi derivanti dalla fruizione dell’assistenza domiciliare indiretta.
Invitiamo tutti coloro che hanno bisogno di informazioni a mettersi in contatto con noi attraverso il nostro sito .