Con 86 miliardi di fatturato annuo l’industria del Gambling è, ormai, la terza in Italia.

Il mercato italiano del gambling online è raddoppiato negli ultimi 10 anni, secondo i risultati dell’indagine di mercato Eurispes denominata Rapporto Italia. Nonostante l’azione dell’attuale Governo sia fortemente improntata alla lotta contro il gioco, i bookmaker e casino online AAMS di cui ci parla CasinoPilota continuano a far registrare numeri record. E dei quasi 20 miliardi di euro giocati dagli italiani lo scorso anno, circa 10 sono finiti nelle casse dello Stato.

Dunque, il gioco online legale continua la sua crescita, nonostante i numerosi provvedimenti presi dall’attuale esecutivo, come il divieto di pubblicità e sponsorizzazione contenuto nel Decreto Dignità e una pressione fiscale in costante crescita nei confronti degli operatori del settore. Sotto l’egida AAMS/ADM, la regolamentazione del mercato del gioco avviata nel 2011 ha portato a una costante fioritura del settore.

Siamo di fronte ad un fenomeno in continua espansione e che, ormai, ha attecchito in ogni regione della penisola. Il gioco d’azzardo ha generato un vero e proprio “filone d’oro”. Nel 2014 si contavano 6.600 imprese del settore e 120.000 esercizi, secondo i dati forniti da Gaming Report. I posti di lavoro in più generati sono stati all’incirca 160.000 tra addetti ai lavori (140.000) e impiegati (20.000).

Per capire quanto “commerciale” sia diventato il gambling basta dare uno sguardo ai dati relativi agli investimenti pubblicitari. Questi sono cresciuti sulla rete del +62% in due anni, passando dai 21 milioni del 2012 ai 34 del 2014. Vi è stato poi, un forte investimento per quel che riguarda la pubblicizzazione dei giochi online (+44%). Il 50% della raccolta finisce ancora in TV ( anche se in due anni ha perso il 32%), il 34% via internet. Molto meno usata è la pubblicità tramite stampa (solo il 6% del totale degli investimenti), radio e cartellonistica (5% ciascuna di quota di mercato), come riporta una ricerca condotta da Engage.

Il gambling è diventato un vero e proprio fenomeno sociale, nonostante i tentativi di limitarlo. Se è vero, infatti, che, nel 2015, il numero di slot machine è sceso del 10% (da 101.900 a 90.604) è altrettanto vero che è salito il fenomeno del gioco online.

Tra i vari tipi di gioco sono le slot machine a farla da padrone, con una raccolta superiore ai 40miliardi di euro, senza menzionare gli introiti derivanti dal ramo dei giochi online. La spesa netta è stata di oltre 700 milioni di euro e ha visto il dominio dei casino games e delle scommesse sportive, che rappresentano il 64% delle entrate.

DJF

L’industria dell’online continua a crescere senza sosta, sfruttando il cambiamento negli usi e costumi degli italiani, che preferiscono progressivamente giocare attraverso computer (il loro “strumento” preferito) o tablet/cellulare piuttosto che “off-line”. La preferenza per il gioco online è dovuta anche all’anonimato garantito da internet e alla maggior facilità per quel che riguarda la fruizione dei vari giochi. Ad esempio, un casinò online, presenterà sempre più opzioni di gioco o diverse versioni di esso, ma anche nuovi intrattenimenti ludici o più innovativi.
I fatturati del gambling online continuano a progredire perché le piattaforme online sono in grado di offrire una gamma di proposte che non si limita solo a casinò e slot, ma abbraccia anche scommesse sportive, lotterie o giochi da tavolo.

Secondo una ricerca effettuata dal Politecnico di Milano, nel 2015, si è arrivati a 665mila giocatori attivi online. Nel 2014 erano 640mila. Di questi, il 75% spende mediamente al mese meno di 50 euro e più della metà gioca saltuariamente.
L’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, ha anche stilato il profilo del giocatore online: si tratta di uomini tra i 25 e i 44 anni ,residenti principalmente al Centro-Sud.
La percentuale dei giocatori che si dedicano ad una sola tipologia di gioco è rimasta piuttosto stabile. 59% del 2015 contro il 57% del 2014.

By SenzaBarcode Redazione

Siamo in giro dal 2012 per raccontare storie vere, libere da condizionamenti. Anche se l’associazione che ci ha fatto nascere ha chiuso nel 2019, la nostra voce è più viva che mai: informiamo su cronaca, politica, cultura, società attraverso un magazine online e una web radio sempre attiva. La WebRadio SenzaBarcode, online dal 14 ottobre 2019, è la nostra voce in più: rubriche, interviste, approfondimenti audio per chi vuole saperne di più. Non rappresentiamo schieramenti: raccontiamo da una prospettiva libera, aperta e pluralista. Il nostro obiettivo? Offrire informazione indipendente, guidata da passione e curiosità.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!