Antonello Aurigemma: Zingaretti debole coi forti e forte coi deboli
Il capogruppo di FI alla Regione Antonello Aurigemma fa il punto della situazione dopo lo sciopero dei lavoratori delle aziende del settore pulizie
Riceviamo e pubblichiamo
Dopo il legittimo sciopero dei lavoratori delle aziende del settore pulizie, che lunedì 1 dicembre hanno giustamente manifestato sotto la Regione Lazio contro il taglio del 5% sugli appalti di settore, fatto alle aziende vincitrici di gara per erogazione di beni e servizi, la Regione, in una anonima nota, ha rinviato il confronto con i sindacati, i direttori sanitari e le società ad un tavolo tecnico il prossimo 9 dicembre per valutare gli interventi in applicazione della legge 125/2015.
Premesso che quando si taglia il 5% in settori come vigilanza e pulizie, visto che i capitolati di gara sono al 95% incentrati sul personale, anche il più sprovveduto degli osservatori, come il sottoscritto, avrebbe compreso che ci sarebbero state importanti ricadute sui livelli occupazionali. La cosa ancor più grave è che tale evidenza era emersa anche nell’incontro avvenuto in cabina di regia due mesi fa con i direttori, che avevano sollevato questa criticità e l’eventuale ricaduta sul livello occupazionale. La Regione Lazio, tuttavia, disse loro di andare avanti.
Se il presidente Zingaretti non avesse effettuato simili tagli sui lavoratori, ma sulle tante consulenze a pioggia, o sulle forniture elettriche oggi non staremmo parlando di gravi ricadute occupazionali per questi operatori.
Saremo presenti il 9 dicembre al tavolo per vigilare sulle scelte di Zingaretti che, ancora una volta, si dimostra debole coi forti e forte coi deboli. Questa volta tagliando posti di lavori a operatori che, già in condizione di precariato, percepiscono stipendi da 500 a 900 euro al mese.
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