Global Service Scolastico Roma Capitale: il COVISP chiede un parere al Tavolo governativo sulla ipotesi di internalizzazione delle attività.

Una storia infinita quella del global service scolastico di Roma Capitale: il prossimo 31 luglio scade l’appalto che era stato nuovamente prorogato, in attesa della procedura di gara a 5 lotti a tutt’oggi ancora da indire, ma evidentemente la modalità scelta non è quella più opportuna, tanto che il Sindaco Marino avrebbe chiesto al Tavolo interistituzionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, di individuare azioni risolutive, nell’interesse dei lavoratori e dell’utenza scolastica.

Nel frattempo, però, gli oltre duemila lavoratori che operano nell’appalto, rischiano nei prossimi giorni di ricevere a casa una lettera di preavviso del licenziamento e rinviare ulteriormente il problema, significa mettere a rischio la regolarità del nuovo anno scolastico, con tutte le conseguente per l’utenza cittadina.

Per questi motivi – dichiara Carmine Candido Presidente del COVISP – abbiamo inviato al Tavolo di raccordo governativo sul Piano di rientro per Roma Capitale, una analisi per l’internalizzazione in AMA delle attività ed in attesa del parere istituzionale è cominciata una raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa, coinvolgendo in particolare le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di Genitori.

Infatti – prosegue il Presidente del COVISP – l’ipotesi di internalizzazione in AMA delle attività di global service scolastico, assicurerebbe un risparmio presumibile di oltre 10 milioni di euro l’anno, migliorerebbe la rintracciabilità del servizio erogato ai bambini da zero a sei anni e non ultimo garantirebbe anche i livelli occupazionali esclusi dalla clausola di salvaguardia prevista nella gara d’appalto.

Se invece, conclude Candido – alla luce di nuove esigenze per la città di Roma, come quelle del Giubileo o la gestione dei grandi eventi e manifestazioni pubbliche o addirittura delle emergenze come il rischio neve o le alluvioni – si ritenesse opportuno costituire una nuova società a capitale misto pubblico/privato, allora sarebbe possibile ricorrere alla gara a doppio oggetto.

In tal senso, comunque, il socio privato verrebbe individuato solo per il tempo di vigenza dell’appalto e quindi non potrebbero partecipare le società a capitale misto già costituite, composte da soci privati operativi a tempo indeterminato.

By SenzaBarcode Redazione

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