Carlo Carfagni, tra Metamorfosi e contaminazioni. Al Caffè Vanni e da Babette per un viaggio introspettivo

Nulla è statico, nulla è silenzioso e nulla semplice. Eppure è essenziale e spudorato. Il contrasto è forte e induce a riflettere. Mater er Fillius è un video che racconta una nuova Pietà, probabilmente nel luogo dove la pietà non esiste. Le sette opere fotografiche in mostra al Caffè Vanni, sono il racconto del viaggio interiore dell’artista Carlo Carfagni, ma anche il nostro viaggio. Un percorso che ci “impone” di fare lui stesso quando si entra nelle sue immagini.

Intorno caos di pensieri e distrazioni ma non appena ci si sofferma tra le ciglia o la pelle delle sue donne tutto scompare. Dialoga con le fotografie Carfagni, ma lo fa solo ora perché “è quello che gli serve in questo momento” perché come dice lui stesso “forse più che capire, fare arte è porsi delle domande”.

Fermarsi e raccontarsi non è semplice, richiede di capirsi e Carfagni ci racconta molto del suo pensiero. Metamorfosi e contaminazione, ma anche dissacralità e rispetto. Domande che hanno trovato risposte e risposte che cercano domande tra le donne-pianeta, gli ex-voto e gli uomini, forse troppo umani e fragili.

Al Caffè Vanni in via Col di Lana 10, dalle 7 a mezzanotte tutti i giorni e al ristorante da Babette,  Via Margutta 1D, Roma, aperto tutti i giorni tranne il lunedì a pranzo fino al 19 febbraio, per godere di Metamorfosi e delle contaminazioni tra arte e cucina, tra riflessione e il nero assoluto dal quale sorge l’immagine nelle fotografie esposte. E da questa contaminazione e miscellanea nasce un format televisivo scritto a due mani con Lara Nicoli.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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