Marco Pannella, sulla sua strada anche due tumori, ma nulla lo ferma e continua la sua lotta nonviolenta con lo sciopero della sete

Che penserà il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in merito alle parole di Marco Pannella, al parallelo con Mussolini che poteva contare solo su qualche decina di migliaia di radioline, mentre Renzi lo vediamo ovunque in radio e tv a tutte le ore, forse nessuno lo sa.

Sicuramente “ha bisogno del nostro aiuto”, come dice Marco Pannella, delle proposte radicali in tema di Giustizia dopo vent’anni di condanne ultimative fatte all’Italia. Indulto ed amnistia il punto di partenza per una vera riforma della giustizia nel nostro Paese, ed è vergognoso che a spingere con estremo atto di nonviolenza sia il “solito” Pannella, anche con 2 tumori, ad 84 anni e dopo 64 anni di 100 sigarette al giorno. La foto che è girata su web di Marco Pannella che mangia un piattone di spaghetti dopo la seduta di radioterapia è stata vista da 285 mila persone su facebook, un numero che potrebbe invidiare lo stesso Renzi che di immagini e video ci ha riempito giornali, tv e internet.

Eppure questo Presidente del Consiglio, convinto decisionista, resta drammaticamente “moscio” proprio su uno dei temi più delicati per il nostro Paese: la Giustizia. Decenni di lotte contro una giustizia ed un sistema carcerario indegni per qualsiasi altro Paese. Di giusto nella nostra giustiza c’è ben poco, a partire dalla durata dei processi all’uso indiscriminato della carcerazione preventiva pssando per lo stato vergognoso delle nostre carceri.

Per questo Marco Pannella ancora lotta senza pausa, nemmeno per il suo corpo, Marco Pannellaspesso solo contro l’indifferenza, salvo poi ottenere delle discutibili conferme dopo trenta o quarant’anni. Il pm Diego Marmo, grande accusatore di Tortora, oggi chiede scusa alla famiglia, si è pentito per quello che è successo e si è definito “assassino morale”.

Quanti assassini morali oggi sono in piena attività?

By SenzaBarcode Redazione

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