5 giorni di preavviso per licenziare 78 persone. Risorse per Roma e la guardania ai villaggi Rom.

Risorse per Roma, socio unico Comune di Roma. Citando testualmente il sito “è “ente strumentale” dell’Amministrazione Capitolina che affianca nei processi di trasformazione urbana, nella progettazione di infrastrutture, nella valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare e nelle attività tecnico-amministrative a supporto della gestione del condono edilizio”.

78 persone, uomini, con pregressa esperienza come guardia giurata che per 30 anni hanno lavorato al servizio della Capitale e dell’Associazione combattenti e reduci, hanno ricevuto lettera di licenziamento, a far data 30 giugno, dal loro datore di lavoro, appunto Risorse per Roma. Anomalie in questa storia ce ne sono tante ma non è assicurato riuscire a dimostrarle. Per esempio, perché un servizio – deciso durante la giunta Alemanno – viene dichiarato “inutile” ed eliminato nel giro di pochi giorni? Perché licenziare con tale velocità? Tecnicamente l’azienda ha messo in mobilità, licenziamento collettivo, 78 persone e se non si fermerà questo processo, per la prima volta, il Comune di Roma licenzierà dei lavoratori.

Perché non impiegarli nelle tante altre municipalizzate che soffrono fortemente la carenza di personale? Come poi da norma, questi dipendenti andrebbero ricollocati, per esempio in ATAC, che ha bisogno di controllori sui mezzi, oppure in AMA che vede una squadra di lavoratori impiegati nella raccolta differenziata e di fatto lontani dalla strada sguarnendo le altre squadre.

I dipendenti di Risorse per Roma invece, se non si ferma in breve tempo il processo, si ritroveranno prima in mobilità e poi licenziati. Senza scordare che parliamo di uomini dove l’età media è 45 anni -significa che ci sono quarantenni ed ultra cinquantenni- e difficilmente troveranno altro impiego lavorativo.

C’è da specificare che con l’avvento di Ignazio marino quale capo del Campidoglio, i dipendenti di servizi per Roma che erano destinati alla sicurezza nei campi roma, avevano avuto il rinnovo del contratto a tempo indeterminato, nonostante questo ora si trovano licenziati e, per fare i puntigliosi, saranno a completo carico delle casse comunali senza prestare alcun servizio, per altri mesi.

Per concludere il quadro, specificando qualora ce ne fosse bisogno che i dipendenti di Risorse per Roma che prestavano servizio di sorveglianza ai villaggi non stavano con i fucili spianati tipo campo di concentramento ma disarmati e con pantaloni e maglietta, va ricordato che da quando hanno dovuto abbandonare il loro posto di lavoro, in diversi villaggi si stanno verificando problemi di sicurezza interna ed esterna ai campi.

La mia “perversione” per la fantapolitica mi fa domandare “Ma il mancato convegno per la dignità rom, quello saltato perché la sala della Protomoteca non era stata saldata nonostante il grande interessamento del sindaco Ignazio Marino dettagli in questo articolo – non c’entra proprio niente?”

Tant’è che ieri i 78 dipendenti di Risorse per Roma erano sotto al Campidoglio e c’è da giurare ci staranno ancora e ancora,  son “gente” che non molla: per caso qualcuno ricorda un’occupazione al Colosseo?

Oggi incontrerò nuovamente Mauro Tarca, che rilascia l’intervista del video sotto, e gli altri dipendenti licenziati da Risorse per Roma, come sempre SenzaBarcode si schiera dalla parte di chi si trova davanti a decisioni che altri prendono sulla pelle delle persone, ma anche questa volta i dipendenti non staranno a guardare.

[youtube]https://youtu.be/1S3KopaWmBg[/youtube]

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!