Cronaca

Brasile 2014, semifinali: la grande sfida tra Europa e Sud America

Le semifinali di Brasile 2014 proporranno la sfida continentale tra Europa e Sud America: Brasile-Germania e Argentina-Olanda, due classiche senza tempo.

Potrebbero essere tranquillamente due finali, ed effettivamente, lo sono state. In passato. Le semifinali di Brasile 2014, Brasile-Germania e Argentina-Olanda, rappresentano due veri e propri classici senza tempo, con compagini che nelle precedenti edizioni della competizione si sono scontrate proprio nel match finale.

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Era il 25 giugno 1978 e si giocava a Buenos Aires la finale del mondiale argentino, quello della prima Italia di Bearzot in formato Mundial, quella dell’ultima, grande Olanda prima dell’escalation nel 2010, quella dell’Argentina di Kempes, Bertoni, Passarella. Si giocò per 120 minuti, in una finale al cardiopalma che vedeva gli olandesi privi della loro grande stella, Johan Cruijff, assente al Mondiale ma comunque sostituito da una rosa di tutto rispetto, con giocatori come Rep, Rensenbrink, il libero Rudi Krol, futuro difensore del Napoli. Il match fu deciso dall’ennesimo gol di Kempes e dalla rete decisiva di Bertoni, certificando di conseguenza la maledizione degli olandesi, in finale per la seconda volta di fila e nuovamente sconfitti. Un film che si ripeterà in Sudafrica, nel 2010, contro la Spagna di Del Bosque e del Tiki Taka.

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Il 30 giugno 2002 abbiamo invece un nuovo teatro e due nuove protagoniste: Brasile e Germania si sfidavano per la prima volta in un mondiale, proprio in occasione della finale, nel tecnologico impianto di Yokohama, in Giappone. Era il Mondiale “asiatico”, quello che gli italiani ricorderanno tristemente per le “imprese” di Byron Moreno, quello del ritorno da campione del “primo” Ronaldo, l’originale, quello antecedente al portoghese Cristiano, per intenderci. E sarà proprio il “fenomeno” a risolvere l’incontro, con la complicità di Oliver Khan, uno tra i più grandi portieri della storia, protagonista di mille imprese e di tanti match sfortunati; la buona sorte non è mai stata particolarmente benevola con lui. La Germania è la seconda perdente di successo di questa storia che vi stiamo raccontando, anche se a differenza dell’Olanda ha potuto usufruire di molte più occasioni per potersi aggiudicare l’ambita coppa, che si chiamasse Rimet o semplicemente “Coppa del mondo”. I teutonici, di coppe, ne vinceranno ben tre, ma ne perderanno tante altre.

Storie che si ripetono, per scriverne di nuove: le semifinali di Brasile 2014 promettono certamente emozioni, contornate dal valore storico rappresentato dalle compagini protagoniste degli incontri, dall’attesa dei grandi nomi alla mancanza di un protagonista assoluto. Neymar, infatti, ha dato anticipatamente l’addio a Brasile 2014, mentre Messi è ancora lì, pronto a raccogliere finalmente l’eredità di Diego Armando Maradona. E se invece sarà una tra le perdenti di successo ad avere la meglio?

Giuseppe Senese

Sono un laureando in Scienze e Tecnologie Informatiche, che nutre anche numerose passioni come la musica, il cinema e il calcio. Adoro il Rock Progressivo degli anni 70' (soprattutto quello britannico e quello italiano) e sono un tifoso sfegatato del Napoli.

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