Adunanza degli animalisti romani, scesa in campo alla volta del Campidoglio, contro la Delibera ammazzacanili
Lav, Enpa, Animalisti Italiani ed AVCPP invitano tutti gli animalisti romani a scendere in campo contro la Delibera di Giunta n.148 del 22 maggio 2014, la cosiddetta ammazzacanili che privatizza di fatto il sistema di accoglienza degli animali bisognosi a Roma, chiudendo i canili e gattili pubblici e delegando a strutture private convenzionate la gestione dei cani e dei gatti randagi.
“L’appuntamento per tutti è per martedì 17 giugno alle ore 17 sulla piazza del Campidoglio: urleremo tutta la nostra rabbia contro una delibera sbagliata nel metodo e nel merito e che dal 30 maggio stiamo chiedendo a gran voce di revocare – dicono le associazioni animaliste romane unite in quella che chiamano una battaglia di civiltà – Dal 30 maggio, giorno in cui abbiamo da soli scoperto la Delibera, ad oggi, la stessa Assessora Estella Marino sta scoprendo che ogni elemento scritto in quell’atto pubblico è sbagliato, antieconomico, nefasto per il benessere degli animali. Non ci fermeremo fino a che la delibera non sarà ritirata. Martedì 17 giugno è previsto il terzo Consiglio Comunale nel quale sarà presentata la mozione che ne chiede l’abrogazione.
E mentre i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, decideranno con la loro coscienza se stare dalla parte della “ragion politica” o dalla parte degli animali e dei cittadini (il 42% delle famiglie italiane vive con un animale) noi saremo sotto Palazzo Senatorio ad esprimere tutta la nostra indignazione: Roma è stata la Capitale dei diritti degli animali dal 1993, imitata ed invidiata da tutte le città italiane. Stiamo precipitando indietro di 20 anni: questa Delibera è solo l’ennesimo atto, assieme ai temi malgovernati delle botticelle e del “rinnovato” regolamento comunale degli animali, di tentativo di smantellamento di quanto costruito. Ma lo impediremo. Ce lo chiedono i cani, i gatti, gli animali di Roma ai quali offriamo la nostra voce”.
Il precedente “assalto” al Campidoglio contro l’ammazzacanili ha visto grande partecipazione, ma il Consiglio non ha votato perché non si è raggiunto il numero legale.

