Romolo Bonarota, Segretario aggiunto Sulpl. In sostegno dei presidi dipendenti capitolini “una situazione a dir poco tragica per almeno 80 Comuni in Italia”

Nel primo giorno di presidio, sabato 17 maggio, incontriamo Romolo Bonarota, Segretario aggiunto Sulpl . Il sindacato sarà impegnato anche oggi, domenica 18 nei presidi dei dipendenti capitolini. Lunedì 19 maggio saranno impegnati in più eventi: volantinaggio sotto il MEF e sotto Montecitorio e due assemblee generali alle ore 11-14 e alle ore 18-21 presso il Comando del Corpo della Polizia Locale.

Romolo Bonarota ci aiuta ad ampliare la visione sul problema: Torino, Napoli, Firenze e circa 80 Comuni Italiani stanno vivendo situazioni simili a quella di Roma, ossia un vero attacco ai dipendenti pubblici con conseguenze devastanti per le più grandi città italiane e quindi per tutto il Paese. L’allarme che parte dai presidi dipendenti capitolini è presto diffuso, ed è ipotizzabile venga recepito ed imitato, per tutto lo stivale.

A Romolo Bonarota comunico la mia impressione, ossia che si stia delineando ed imitando un “Modello Renzi” o “Modello Firenze”,

A me, come sindacalista, non spetta entrare nei termini politici, ma è certo che si sono realizzate alcune iniziative pensando di risparmiare – risponde Bonarota – Ma invece di cominciare a risparmiare su alcune spese completamente pazze che le pubbliche amministrazioni realizzano,  qui si parte a fare cassa dai dipendenti pubblici…

La situazione è del tutto intollerabile come afferma il Segretario aggiunto Sulpl e non sembra destinata a risolversi in breve tempo, il mio interrogativo e quello che si pone all’attenzione della cittadinanza e dell’Amministrazione nei presidi dei dipendenti è lo stesso: Perché la Giunta ed Ignazio Marino che, come da sua ammissione al nostro microfono conosce la relazione del Mef da metà gennaio  2014, non si sono preoccupati – ed occupati – di indire consigli straordinari immediatamente, con l’ausilio e la partecipazione dei sindacati?  Il 9 maggio, mentre noi di SenzaBarcode eravamo alla sala del Carroccio in Campidoglio riuniti, agenti della Locale e maestre, per un dialogo che ha già dato vita ai presidi dei dipendenti, Coratti aveva indetto un consiglio straordinario ed urgente per discutere di salario accessorio; Cantiani, consigliere di opposizione, diramò questo comunicato che invito a rileggere:

«Questa sinistra fuori tempo massimo rappresenta un vero problema per Roma. L’opposizione il consiglio straordinario sugli stipendi dei dipendenti lo aveva chiesto già a gennaio, quando il caos scatenato dal solito Marino sul salario accessorio ancora doveva esplodere davvero. La vergogna peggiore è che se ne sarebbe potuto parlare benissimo ieri in Aula, se non fosse che il Pd era nelle segrete stanze a discutere sulle nomine di Marino per Acea, peraltro accettate dal suo partito con riserva. E questo – conclude- identifica una volta per tutte la sinistra per quella che è» Quello che Cantiani non poteva sapere in quel momento, è che pure quel consiglio saltò, la maggioranza disertò l’Aula Giulio Cesare e non si raggiunse il numero legale.

Ignazio Marino in sostanza esclude i sindacati e i dipendenti da ogni forma di dialogo – modus operandi che utilizza da inizio mandato – dora il suo Segretario e Presidente del Consiglio sembra escludere lui – con Zingaretti – dal momento politico più importante prima delle europee del 25 maggio: la festa conclusiva della campagna elettorale del PD. Renzi sembra aver ipotizzato l’abnorme emorragia di voti che sindaco e presidente della Regione Lazio stanno causando al suo partito; tra le ipotesi Madia in Campidoglio e “Renzi Boys” sparsi in Regione resta una sola certezza: Nei presidi i dipendenti capitolini sono pronti a vendere cara la pelle – compreso salario accessorio e dignità – e continueranno nelle agitazione aprendo il sipario ad una nuova settimana di fuoco in capitale. In attesa che vi si uniscano i dipendenti dei pubblici uffici di tutta Italia

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By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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