Altri problemi per la Polizia Locale di Roma. Parliamo di sicurezza con Bruno Bigari

Fermarsi a pensare a tutto quello che sta subendo il corpo di Polizia Locale di Roma è frustrante se non anche imbarazzante; vivere quotidianamente queste sensazioni, unite alle umiliazioni di testate giornalistiche e il senso di abbandono che trasmette loro l’Amministrazione capitolina lascerebbe frastornato chiunque. Gli agenti di Polizia Locale sono in agitazione, fanno presidi ed assemblee, dibattono e lanciano proposte, ma sono al loro posto di lavoro ogni giorno!

Siano per strada o in ufficio, addetti alla guardia medica o ad altre mansioni, loro stanno li! Questa cosa la dovrebbero valutare bene i membri dell’Amministrazione tutta, specialmente perché li stanno obbligando a lavorare in regime di insicurezza! Privi di tutele e di mezzi necessari a svolgere a regola d’arte i loro compiti. Si scontrano con l’inerzia di chi affronta il problema quando è quasi troppo tardi, e non sostiene con i mezzi adeguati. ore nel traffico di Roma senza considerare lo smog, la diossina e gli agenti altamente inquinanti che respirano. Assicurazioni personali – non parliamo di pacche sulle spalle – ma certezza di supporto in caso di incidenti come nelle molte aggressioni che subiscono. Bruno Bigari ci spiega che :

“Per esempio sul livello civile noi come agenti e funzionari, non possiamo stipulare nessun tipo di assicurazione per eventuale responsabilità civile, cosa che invece viene riconosciuta ai dirigenti. C’è proprio una legge che lo vieta!”

Come possono incertezza e insicurezza generare tutela e sicurezza? Le chiedo al sindaco Ignazio Marino e a Maurizio Fortuna che con il suo sgradevolissimo editoriale ha il merito di avermi rafforzato l’idea che mai e poi mai SenzaBarcode cadrà nella trappola della “registrazione in tribunale” come testata giornalistica; non sia mai che a me o ai blogger di questo blog, vengano le manie di grandezza e registrata lo si confonda con autorizzata a dire quel che passa per la mente o per chi sa quali altre vie.

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By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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