Libera Rugby Club Roma – Quando il rugby diventa gay friendly
Libera Rugby Club Roma è la prima associazione sportiva di rugby GLBT friendly d’Italia.
Anche questa volta il rugby insegna il rispetto per l’essere umano e ignora le discriminazioni legate all’orientamento sessuale. Libera Rugby Club Roma ha sede nella capitale, in via della Vasca Navale 6. L’associazione ha lo scopo di far conoscere il gioco del rugby anche a chi, fino ad ora, lo ha visto solo come uno sport per “machi”. Per ora esiste solo la squadra maschile, ma il messaggio è chiaro fin dall’inizio: sono tutti ben accetti, senza distinzione di etnia, orientamento sessuale, età, ecc. ecc.
Libera Rugby Club Roma sfata finalmente il mito che esistano sport, come il rugby ad esempio, per soli “veri uomini”, mentre conferma ancora una volta il principio fondamentale di questa attività sportiva; il rispetto verso i propri compagni, i tifosi e soprattutto verso gli avversari.
Anche chi non ama o non segue questa attività sportiva avrà notato, guardando magari per caso una partita di rugby, che ciò che si vede sugli spalti non è il tipico tifo “da stadio”, ma una vera e propria festa, ricca di colori, travestimenti, parrucche, coreografie e – cosa immancabile – fiumi di birra. Non c’è divisione tra i tifosi delle varie squadre e non ci sono barriere fisiche per dividere le tifoserie, che in modo gioioso acclamano le due squadre una accanto all’altra.
Libera Rugby Club Roma si propone come scopo quello di far avvicinare a questo sport anche gli adolescenti o comunque le persone che mai avrebbero pensato di poter giocare in una squadra di rugby, e al contempo svolge una funzione sociale di aggregazione.
Da quando ho iniziato a seguire questo sport – inizialmente anche per le bellezze maschili, devo ammetterlo – ho capito tante cose. Il rugby può sembrare un gioco violento, ma in realtà insegna la lealtà, la necessità di fare gioco di squadra e soprattutto il rispetto per l’altro. Il terzo tempo è l’esempio lampante: in campo ci si “mena” come orbi, ma non appena l’arbitro segna la fine del match, tutti insieme, si festeggia lo spettacolo che si è regalato al pubblico.
Da grande tifosa milanista quale sono, spesso ho sperato che il calcio e le sue tifoserie iniziassero ad ispirarsi al rugby e alla sua concezione di “supporter”. Libera Rugby Club Roma, ancora una volta, porta il rugby un passo avanti rispetto a tutti gli altri sport. L’omofobia è una cosa stupida, e nello sport lo è ancora di più.
In bocca al lupo a tutta la squadra!