Disoccupazione giovanile: Torino città del prossimo Vertice UE
Sale il numero dei giovani senza lavoro. La disoccupazione giovanile preoccupa gli stati europei. L’11 Luglio, durante il semestre italiano, Summit UE a Torino.
Giorno 11 luglio Torino ospiterà il Vertice UE sul lavoro e sulla disoccupazione giovanile, come già promesso dal Primo Ministro Renzi fin da metà marzo. La decisione definitiva è stata annunciata dal Sindaco Piero Fassino, durante la presentazione del palinsesto di eventi del 2015 (Expo-To).
Qualche giorno fa a Milano, durante la fiera del consumo critico Fa’ la Cosa Giusta, Cristina Tajani, Assessore comunale al Lavoro e Sviluppo Economico si è rivola al Ministro Poletti: “Il prossimo vertice sull’occupazione giovanile dell’unione Europea vorremmo che fosse Milano, capitale economica del Paese.” All’indomani della pubblicazione dei terribili dati ISTAT su occupati e lavoro, tra cui emergono quelli sulla disoccupazione giovanile, si rompono gli indugi. Matteo Renzi ci tiene a mantenere le promesse e, quindi, su Torino nessuna marcia indietro. Il Sindaco Piero Fassino:
Siamo lieti che il presidente del Consiglio abbia scelto la nostra città come sede di una grande iniziativa sul rapporto fra giovani, lavoro e innovazione. Torino, infatti, per la sua storia industriale, per i tanti centri di ricerca e innovazione che ne caratterizzano l’identità, per la presenza di due atenei d’eccellenza e per il dinamismo del sistema imprenditoriale, rappresenta la sede giusta per delineare la strategie più idonee a offrire a una generazione di giovani nuove prospettive di lavoro.
La disoccupazione giovanile è ai massimi storici e preoccupa non poco i governi di tutta Europa. In Italia la crescita, soprattutto a partire dal 2009, è stata vertiginosa e tocca oggi il 42% secondo i dati ISTAT ancora provvisori (vedi articolo precedente “Disoccupazione giovanile al 42%, il tasso più alto dal 1977”.). Jonathan Todd, portavoce del commissario Ue al lavoro Lazslo Andor, commentando i dati di Eurostat sulla disoccupazione giovanile non sottovaluta la situazione italiana “molto seria”. Entro il 15 aprile dovranno essere presentati alla Commissione Lavoro dell’Unione Europea i piani nazionali per garantire e sostenere l’accesso dei giovani al mercato del lavoro.