I lavoratori non si toccano, neppure quelli dei canili municipali di Roma. In piazza ci sono anche loro. Già 11 lettere di licenziamento: e i cani?

Tante cose non vanno a Roma, il concorsone, le municipalizzate, gli asili e l’acqua, per non parlare dei trasporti. ma c’è anche una realtà più silenziosa, meno “necessaria” per qualcuno e meno urgente per altri, ma egualmente grave. I canili municipali di Roma Capitale.

Non sono “servizi diretti ai cittadini” non sono parte delle municipalizzate ma degli affidamenti in esternalizzazione, l’outsourcing: servizi pubblici gestiti da esterni. Hanno già subito tagli del 30% sulla loro convenzione producendo 11 lettere di licenziamento, questo prima dello spettro “salva Roma” e, se non accade nulla per salvarli, saranno senza lavoro già dal 31 marzo 2014.L’urgenza adesso c’è. Anzi è “oggi e subito” come dicono Simone ed Enrico nella nostra breve, ma corposa, intervista. Se il “Salva Roma” tutelerà le municipalizzate e tutte le aziende che fanno un servizio diretto al cittadino, si porterà a casa lo scalpo di tutti i dipendenti dei canili municipali di Roma. Il loro Sindacato è l’USI “che tutela e fa di tutto per tutelare i nostri interessi, ma se il Comune non si prende carico di questi lavoratori sarà una strage silenziosa” dice Simone. 

Ma non solo, chi penserà ai cani? “e i cani, non lo so! Ovviamente ci interessa sensibilizzare anche la parte del volontariato perché siamo noi a prenderci cura dei cani, che comunque sono proprietà e responsabilità del sindaco” aggiunge Enrico. Per aiutarli e combattere con loro, oltre che per svolgere volontariato ai canili, potete trovarli all’Ex Cinodromo di Ponte Marconi oppure al canile Muratella Via Della Magliana n 856. Vi lascio alla loro intervista!

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By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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