pane al kefir
pane al siero di kefir

Ultimamente mi sono cimentata nella realizzazione di pane al kefir . Ho fatto vari tentativi: la prima volta ho provato solo con lo yogurt, senza risultati… così ho riprovato usando solo il siero, che è quella parte giallina che una volta avvenuta la fermentazione si divide dallo yogurt rimanendo sotto .
Dopo 24 ore ha lievitato alla grande, ma non basta per ottenere un buon grado di lievitazione.
La lavorazione che richiede il pane al kefir è un po’ lunga, bisogna partire per gradi.
Come misuratore ho usato una tazza:
1 tazza di farina integrale, 1 di siero di kefir e un cucchiaino di miele; si impasta velocemente con le mani, cercando di togliere tutti i grumi dentro ad un contenitore preferibilmente di vetro, si copre , si mette in un angoletto tiepido o anche dentro al forno spento e si lascia per 24 ore a lievitare .
Passate le 24 ore si aggiunge una tazza di farina, si mescola, si aspetta per 4/5 ore e si aggiunge 1 tazza di farina e 1/2 di acqua .
Dopo altre 12 ore tre tazze di farina e 25gr di sale. Dall’impasto se ne possono togliere 150 grammi e tenere per le prossime panificazioni .
L’impasto del pane al kefir non risulta molto duro ma abbastanza morbido. Se vi sembra troppo appiccicoso aggiungete pure altra farina .
Ho steso l’impasto creando una larga e lunga striscia e ci ho aggiunto wurstel, olive denocciolate verdi e formaggio; l’ho arrotolato creando una ciambella che ho poi posto all’interno del mio fornetto col buco che va sui fornelli. Non l’ho oliato ma ci ho messo la carta forno.
Vi ricordo che, data l’acidità del siero, è bene non usare strumenti di metallo per impastare a meno che non siano di vero acciaio inox. Dopo un paio di ore in cui ha di nuovo lievitato ho acceso il fornello medio, per i primi dieci minuti a fuoco vivace e poi per 50 minuti basso.
Il risultato è stato un goloso pane che è finito quasi subito purtroppo.
Questo kefir non finirà mai di stupirmi per la sua versatilità.
Con lo yogurt avanzato ci farò il tiramisù aggiungendolo al posto del mascarpone, sarà di sicuro un dolce più salutare e dietetico.
Provatelo e fatemi sapere!

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Cosa ne pensi?

error: Condividi, non copiare!