Partito Italia Nuova (PIN): L’Italia Nuova… Cammina!
Manifestazione pacifica organizzata dal Partito Italia Nuova (PIN). Per il dissenso di tutti i cittadini
Sabato 28 settembre 2013, ore 16: sono le coordinate di un evento, che ha coinvolto le piazze principali di alcuni dei più importanti capoluoghi italiani (Torino, Milano, Roma, Bologna,Palermo, Bari, Cagliari…).

Si tratta di una manifestazione pacifica organizzata dal Partito Italia Nuova (PIN) ma aperta a chiunque volesse manifestare il proprio dissenso all’attuale sistema, dando sostegno a un nuovo progetto politico. Sono state riproposte le modalità della prima manifestazione svoltasi a Roma lo scorso maggio davanti a Palazzo Montecitorio, in particolare la “camminata lenta” (quasi un flash mob), un atto pacifico, coreografico e a ritmo di musica che questa volta si è svolto con una variante rispetto alla versione precedente: si è partiti tutti sdraiati come a voler testimoniare un risveglio, un risveglio innanzitutto delle coscienze da cui possa prendere forma l’azione politica verso una nuova Italia, costituita di cittadini risvegliati, responsabili e consapevoli di alcune tematiche che fanno da sfondo al progetto politico del PIN: il ritorno alla sovranità monetaria, la ridiscussione dei trattati europei, la volontà di vivere in uno Stato che dia l’opportunità di realizzare i propri desideri, anche grazie ad una radicale riforma fiscale proporzionale con una tassa fissa al 15% uguale per tutti.

La manifestazione si è conclusa con il comizio in Piazza Duomo a Milano da parte del fondatore e presidente del PIN, Armando Siri, in diretta streaming con tutte le altre località.
Per chi si avvicina per la prima volta a questo nuovo modo di manifestare deve meglio conoscere il PIN nato un paio di anni fa e composto sopratutto da giovani che hanno voglia di dimostrare che non tutto è perduto e che loro per primi hanno il compito di fare qualcosa per il loro presente e il loro futuro senza farsi divorare dal passato, che spesso è fatto solo di divisioni, scontri e liti ideologiche che non hanno più alcun senso.
Una risposta al disagio, non più fondata su ciò che divide per dominarti ma su ciò che unisce per avere la forza di cambiare ed è proprio quest’aria di cambiamento che si è respirata sabato pomeriggio davanti a questi indomiti guerrieri che hanno camminato lentamente e senza farsi distrarre dallo sguardo incuriosit o di molti, che forse prima di allora non sapevano cosa significasse fermare il tempo per riprendersi l’Italia.