Perché ne sono innamorata Di Elena G. Santoro
Perché ne sono innamorata il libro di Elena G. Santoro Quanti modi ci sono per innamorarsi? E quanti per esprimere l’amore? Come inizia una storia duratura?
Questo libro rivolto ai giovani ma non solo, definibile in prima battuta come “sentimentale” e scritto con uno stile fresco e leggero, è un pretesto per trattare il tema della violenza contro le donne.
“Perché ne sono innamorata” è un romanzo quasi tutto al femminile e parla di innamoramento a vent’anni, innamoramento che può essere vissuto come attaccamento morboso, o come fenomeno che rischia di scombinare tutti i piani e scardinare le labili certezze messe insieme fino a quel momento e di gettare, nel bene o nel male, le basi per la vita adulta. Innamoramento che può aprire le porte ad un’avventura meravigliosa e inaspettata, oppure che può costringere a scelte impegnative, o, infine, che può condurre all’annullamento di sé e della propria dignità quando la controparte è un ragazzo violento, arrogante e prepotente.
“Perché ne sono innamorata” è la storia di un inizio, i protagonisti hanno appena intrapreso il loro cammino), – anche il “cattivo” è un cattivo al primo stadio, – ma già si intravede come tutti loro sceglieranno di vivere quando giustificano le loro azioni dicendo: “Lo faccio perché ne sono innamorato”.
Trama:
Futura, al liceo, non si è mai sentita carina. Ora che frequenta l’università non riesce a credere che Patrick, un ragazzo più grande, molto bello e spigliato, possa interessarsi proprio a lei, anche in ragione del fatto che Manuela, la sua compagna di stanza in collegio, glielo descrive come il fidanzato fedifrago da cui è appena stata lasciata.
Chiariti alcuni equivoci iniziali, Futura e Patrick raggiungono un equilibrio di coppia, ma il ragazzo subisce un’aggressione e finisce in coma, anche per via del fatto che l’emofilia di cui soffre ne peggiora il quadro clinico.
Nel momento in cui si sveglia, però, sprofonda nella depressione post traumatica e allontana Futura per non coinvolgerla in quella che teme possa essere una vita di sofferenza. Martina, timida studentessa di biologia, è sentimentalmente legata a Giulio, che non fa che maltrattarla, nonostante le amiche le consiglino vivamente di lasciarlo.
Ljuda, ex cattiva ragazza, è da tempo innamorata di Massimo, seminarista integerrimo che corteggia ormai da anni, fino al giorno in cui lui non la allontana in malo modo. A quel punto lei decide di distrarsi e di stordirsi come meglio riesce, ma la conseguenza è che rimane incinta di uno sconosciuto. Alla fine tutti i protagonisti dovranno fare i conti con il concetto di innamoramento e riflettere su quali sono le storie che meritano di essere portate avanti, perché sane, e quelle che invece devono essere accantonate perché malate.