Politica

Pakistan, Primo Ministro Nawaz ferma esecuzione di 468 condannati a morte

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Pakistan, 27 agosto 2013: il Primo Ministro Nawaz Sharif ha sospeso l’esecuzione della pena capitale per 468 detenuti, compresi terroristi e altri condannati a morte da tribunali militari.

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Secondo fonti al Ministero degli Interni, il Primo Ministro ha rinviato le esecuzioni capitali fino a nuovo ordine dopo essersi consultato con il Presidente Asif Ali Zardari.

Le fonti inoltre hanno detto che c’era una pressione sul Pakistan da parte dell’Unione Europea per superare la legge che permette la condanna a morte. L’UE avrebbe posto questo come condizione per assegnare alle esportazioni pakistane uno stato di priorità.

Il 17 agosto, Geo News aveva riferito che, secondo funzionari penitenziari, il Presidente Zardari aveva bloccato l’esecuzione di due condanne a morte. Behram Khan doveva essere impiccato il 21 agosto nella prigione centrale di Karachi, mentre l’altro prigioniero, Munir Hussain, doveva essere giustiziato il 22 agosto nel carcere di Vehari nel Punjab. Entrambi, erano stati condannati per diversi omicidi.

Un tribunale anti-terrorismo in provincia di Sindh aveva emesso un ordine di esecuzione nei confronti di altri due condannati a morte, entrambi membri del gruppo settario clandestino Lashkar-e -Jhangvi. Attaullah alias Qasim e Muhammad Azam alias Sharif erano stati condannati da un tribunale anti-terrorismo nel luglio 2004 per l’uccisione di un medico e la loro esecuzione era prevista tra il 20 e il 22 agosto.

Il 18 agosto, un portavoce del Governo ha reso noto che il Presidente del Pakistan aveva inviato una lettera al Primo Ministro per chiedere un incontro per discutere la questione delle centinaia di condannati a morte in attesa dell’esecuzione da lungo tempo. Dato che la data delle esecuzioni era imminente e il Presidente era fuori dal Paese, il Primo Ministro aveva dato istruzioni al Ministero dell’Interno per fermare l’esecuzione di condanne a morte fino alla conclusione dell’incontro tra i due.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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