Genova, si cerca ancora l’ultimo disperso. Rimandati i funerali.

Proseguono senza sosta le ricerche dei sommozzatori e dei palombari della Guardia Costiera nelle acque del porto di Genova, nella speranza di recuperare il corpo del sergente Gianni Jacoviello, 33 anni, l’ultimo dei dispersi della tragedia del 7 maggio.

tragedia porto di Genova

Le squadre di soccorso, che lavorano incessantemente dalla notte dell’incidente, sono state divise in quattro gruppi che si calano nel fondo delle acque del porto secondo turni di un’ora ciascuno. Le ricerche da tre giorni sono concentrate nei dintorni del punto in cui sabato è stato ritrovato il corpo del penultimo dei dispersi, Francesco Cetrola, 38 anni, militare della Capitaneria di Porto di Genova.

I corpi delle altre otto vittime dell’incidente che ha lasciato senza parole Genova la notte del 7 maggio, si trovano ora nella camera ardente che è stata allestita presso la Capitaneria di Porto, vicino al molo Giano, ricoperte dalla bandiera tricolore. Tra di esse c’è anche la bara ancora vuota destinata al sergente Jacoviello, nell’ attesa speranzosa che i soccorsi riescano a recuperare anche il suo corpo, probabilmente rimasto intrappolato sotto le macerie della torre di controllo, crollata dopo lo scontro della nave Jolly Nero. Numerose le persone che si sono recate alla camera ardente per rendere omaggio alle vittime dell’incidente, e non sono mancati i pensieri anche da parte delle istituzioni; Il Presidente della Repubblica e il premier hanno infatti inviato sul luogo una grande corona di fiori, seguite poi da quella mandata dal presidente del Senato e dal Comune di Genova.

I funerali si sarebbero dovuti svolgere ieri mattina nella Cattedrale di San Lorenzo, presieduti dal cardinale Angelo Bagnasco, ma sono stati rimandati per rispettare il desiderio delle famiglie delle vittime, che vorrebbero aspettare il ritrovamento del sergente Jacoviello per poter dare alle vittime esequie comuni. La data del funerale è così slittata, ma è improbabile che l’attesa si protragga oltre mercoledì 15 maggio, nonostante l’esito per ora negativo delle ricerche.

Nel frattempo proseguono anche le indagini sulle cause e sulle responsabilità dell’incidente, che si basano su testimonianze del personale che si trovava sulla nave al momento dell’impatto con la torre di controllo, registrazioni, dati delle apparecchiature di bordo, in attesa dell’esito proveniente dall’ analisi della scatola nera della Jolly Nero, il cui rapporto però non sarà pronto prima di 60 giorni.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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