Espulsione dall' Arabia Saudita per il troppo bello
Le motivazioni di espulsione da un Paese possono essere veramente molte, in primis per la sicurezza. Bizzarro quello che è successo in Arabia Saudita: è stata la bellezza il fattore discriminante. Vittime del loro essere “troppo belli” – senza voler citare film italiani dal dubbio gusto – sono stati tre giovani residenti a Dubai, ma che si trovavano ad un festival culturale a Riad, nei primi giorni di aprile.
Sotto ordine della polizia religiosa, che ha ritenuto i tre uomini colpevoli di poter “indurre in tentazione” le donne, i tre giovani degli Emirati Arabi Uniti sono stati quindi costretti ad abbandonare l’ Arabia Saudita. Più che costretti, obbligati con la forza. Il primo quotidiano a darne notizia qualche settimana fa era stato proprio un giornale arabo, Elaph, che però non mostrava fotografie dei tre colpevoli di troppa bellezza, e nemmeno citava nomi o modi per poter ricercare gli accusati. A causa del grande scalpore causato, quindi, le notizie di rimando sul fatto che forse, vabbé che sono belli, ma vorremmo vederli per esserne certi, è partita una grande ricerca sugli adoni medio orientali. E’ stato il giornale “Arabian Business” a dare un nome e – soprattutto- un volto al primo dei tre: si tratta di Omar Borkan al Gala, di Dubai, di professione attore e fotografo di moda.
E’ stata la “Commissione per la promozione della virtù e per la prevenzione dei vizi” ad accusare i ragazzi di cotanta bellezza, forzando quindi la loro espulsione dal paese. Alla pagina Facebook del giovane al Gala sono arrivati numerosi messaggi di supporto, ad esempio in Corea gli promettono di accoglierlo “a cuore aperto”. Come dargli torto, del resto.
Si stanno ancora cercando gli altri due accompagnatori del giovane attore, che a giudicare dalla sua bellezza, dovranno impegnarsi molto per non deludere le aspettative.
Quest’espulsione è comunque frutto delle regole conservatrici della società saudita, che regola in ogni minimo dettaglio e momento la vita delle donne, considerandole spesso parte debole del loro paese.