Taranto non è la Città sacrificabile. 7 aprile, in piazza contro gli inquinatori
Taranto: Manifestazione del 7 aprile 2013, con corteo
dall’Arsenale Militare in piazza della Vittoria .
Sono attese migliaia di persone. Non ci saranno loghi o bandiere.
Taranto è tutta un fermento. Le prime due settimane di questo piovoso aprile saranno decisive per il suo futuro.
Cresce la platea dei consapevoli.
Dopo aver preso coscienza del delitto ambientale perpetrato ai suoi danni negli ultimi 50 anni, la Città chiede una nuova opportunità .
E si rende conto che questa sua legittima esigenza cade nel periodo più difficile del nostro Paese, dal dopoguerra ad oggi.
E’ sotto gli occhi di tutti l‘empasse politico-istituzionale dovuto al malcontento e alla malagestione della Cosa Pubblica.
E ciò capita nel bel mezzo di una crisi economica , che dura ormai da troppo tempo e non mostra alcun cenno di rinsavimento.
Ciò nonostante Taranto pullula di iniziative tese a sovvertire un destino deciso altrove.
La Ragione di Stato si chiama acciaio, cemento e benzina. Per produrre i quali Taranto è stata dichiarata Città sacrificabile.
Queste pesanti produzioni industriali stanno condannando la Città di Taranto ad un presente difficile e ad un futuro gramo.
Posso comprendere le ragioni di chiunque, ma non possiamo e non dobbiamo volgere lo sguardo altrove quando è richiesto l’intervento della nostra Coscienza.
Taranto ha bisogno degli uomini e delle donne Libere
Taranto ha bisogno delle coscienze migliori
Taranto si appella al cuore
Troppe premorienze accertate
Troppe patologie diffuse
La Vita non è questa , la Vita è ben altro
La Vita deve parlare di emozioni e sentimento , non di patemi e paure
Lavorare sì , ma per vivere non per morire anzitempo
Crescere e prosperare , non pietire e sopravvivere
Taranto è una bellissima donna violentata e vilipesa
Aiutiamola a rialzarsi e a riacquistare fiducia in se stessa
Lei sopravviverà
Da Roberto Missiani
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