DNA Democrazia Natura Amore
DNA Democrazia Natura Amore
LEADER Ilona Staller, in arte Cicciolina
Il partito DNA significa “Democrazia Natura Amore” è stato fondato da Ilona Staller dal suo compagno Avvocato Luca Di Carlo che è anche il capolista nel comune di Monza.
Il DNA parte da Monza ma è proiettato per le politiche.
La biografia di SenzaBarcode:
Onorevole Elena Anna Staller
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Ilona Staller ha nascosto poco della sua vita, forse è per questo che non c’è nulla di “segreto” e sconvolgente. Pornostar da quando incontra Schicci e poi al fianco di Marco Pannella nel 1987, con 22.000 preferenze, viene eletta nel Partito dell’Amore. Nel video di seguito le parole del luglio 1989 che si potrebbero usare oggi, basta cambiare i nomi! Il 9 ottobre 1987 l’Onorevole Staller pronuncia quelle che viene descritto in molti siti internet e salotti come il più bel discorso del Parlamento Italiano, un faccia a faccia col Vaticano da toni in stile saette! tra le altre cose dice “Il Vaticano, del resto, ha tutto il diritto di rendere interessante e accattivante l’insegnamento religioso; certamente, se il Cantico dei cantici fosse stato studiato da tanti onorevoli, «cicciolini» porcellini che sono fra noi, essi sarebbero diventati più buoni, più onesti”. Chi non ha nulla da perdere può accompagnarsi solo a chi non ha nulla da nascondere. Ha presentato 9 disegni di legge (7 come primo firmatario) che vanno dalla cinematografia alla vivisezione. Non appena il legame di Ilona e suo marito Jeff Koons si esaurisce, Ludwig il figlio, viene conteso con tentativi di rapimento, liti, fughe e botte; da quel momento comincia una lunga battaglia legale, in cui si vede inizialmente privata del figlio, nel 1995, riacquistandone la custodia con l’ultima sentenza della Corte costituzionale, nel 1998. Nel 2002 torna a far politica, ci prova alle elezioni parlamentari ungheresi per il seggio di Kobanya-Kispest, uno dei quartieri proletari di Budapest, ma l’Ungheria la boccia alle elezioni. Nel 2004 toena i Italia ambendo alla sindacatura di Milano con una serie di proposte quantomeno particolari: trasformare la Villa Reale in un casinò, nuovamente bocciata ci riprova alle elezioni amministrative del 2006; questa volta la sede del casinò proposta è il Castello Sforzesco.
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