E se, l'ultimo romanzo di Giorgio Mosetti

174821_354829301244980_44793533_nE se è l’ultimo romanzo di Giorgio Mosetti, geometra friulano prestato alla scrittura, con risultati di estrema qualità, che non hanno nulla da invidiare a quanto viene proposto dai grandi gruppi editoriali. Pubblicato per i tipi de La Caravella Editrice, questo lavoro letterario è un sorprendente viaggio onirico, che, fin dalle prime pagine, comincia a toccare in maniera assolutamente efficace le corde emotive del lettore.

Non sappiamo il nome del protagonista, ma abbiamo la certezza che si trova in una condizione di prigionia, sorvegliato da due terribili carcerieri, tra cui una piccola e inquietante donna, la cui arma principale è il silenzio. Il personaggio centrale del romanzo è chiuso in una fortezza da ormai diversi anni, e l’obiettivo principale è quello di scappare.

I tentativi di fuga sono vari, e tutti infruttuosi, con esiti drammatici soprattutto per le persone che incontra durante i rocamboleschi ritorni nel mondo libero. Appunto sulla libertà dell’uomo Mosetti invita a cominciare una riflessione, senza lasciare spazio alle reticenze.

Il lettore che parte alla scoperta di questo romanzo deve prepararsi a mettere a nudo la propria interiorità, entrando nell’ottica di un incontro/scontro con la parte più oscura della personalità, con quei fantasmi che, anche se silenziosi, hanno un ruolo di primo piano nella definizione della storia emotiva di un individuo.

Si potrebbe definire questo romanzo come un risultato di ascendenze buzzatiane, con l’aggiunta di una punta di noir, che viene resa grazie all’impiego di un registro stilistico molto lineare, ma non per questo non coinvolgente.

Giorgio Mosetti accompagna il lettore in maniera forte ma non invasiva fino al finale, che non può non lasciare potentemente sorpresi. Davanti alle ultime pagine di questo libro raggiunge l’apice la riflessione su quelle “catene dei liberi” che, in vari modi, coinvolgono noi tutti, noi che ci muoviamo in un mondo ricco di stimoli culturali, che troppo spesso facciamo fatica a seguire in tutta la sua dirompente forza, rimanendo disarmati e carichi di dubbi davanti al cambiamento.

By Sheyla Bobba

Sheyla Bobba - Direttore Classe 1978, coltiva fin da bambina una profonda passione per la comunicazione e l’informazione. A meno di dieci anni chiede in regalo una macchina da scrivere: il primo passo verso un sogno che non l’ha mai abbandonata. A 17 anni, l’incontro con i militanti del Partito Radicale impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti segna un punto di svolta: sceglie consapevolmente di dedicarsi all’informazione senza tesserino, guidata da un’idea di libertà e indipendenza. Nel tempo costruisce una solida esperienza nel mondo digitale, collaborando a diversi progetti online e approfondendo le dinamiche della comunicazione sul web. Dopo anni di attività sul campo, nel 2012 dà vita al magazine online SenzaBarcode.it. Dal 2019 affianca al portale anche WebRadio SenzaBarcode, ampliando le possibilità espressive del progetto. Con SBS Edizioni & Promozione cura la comunicazione editoriale e la valorizzazione di autori emergenti, affiancando le attività redazionali a quelle promozionali. Si definisce antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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