Roma in Musica, Musei in Musica
Questa volta comincio dalla fine, dal sospiro.
La sensazione di tornare a casa a notte fonda dopo ore di attese ripagate è davvero un sospiro. Ti butti sulla sedia più vicina, al caldo, ti rolli una sigaretta, quella della buonanotte.
Bisogna ammetterlo, quando Roma si sveglia c’è ne davvero per poche altre, e che piova o meno non fa differenza.
Era ora che si tornasse ai musei aperti, e che lo si facesse in Musica!
L’ultima volta, quella in cui saltò tutto, coincideva col giorno dei fattacci di Brindisi, il giorno in cui perse la vita un’innocente. Ora, vorrei tornare sulla scelta mediocre di un’amministrazione che pensò bene di rinviare un evento tanto raro e importante, un evento che si voleva dedicare alla lotta contro le mafie, agli uomini che morirono per quella causa, giustificando quella scelta con un segnale di rispetto, di solidarietà.
Peccato che venne presa una decisione proprio quando, anche se erroneamente, si pensava che proprio la mafia fosse responsabile. Io questa la chiamo contraddizione in termini, ma, in ogni caso…
Una città in fermento, tra cultura, Musica, scoperte, incontri e tanto tanto altro mi è sembrato essere il vero segnale, la giusta solidarietà. L’ignoranza si combatte con le possibilità, e non con le prese di decisione.
Ok, ora ho finito davvero. Dicevo, in ogni caso…
Roma… viverci è come essere innamorato. E se ai disegni tutti intorno, ai palazzi, al cielo e al fiume,Roma in M sommi la colonna sonora di una notte in Musica allora tutti fermi, calma, respirare e non farsi prendere dal panico. E’ tutto vero.
Devo ammettere che l’organizzazione questa volta è stata buona, non che io abbia visitato tutto, ma quel che ho visto è stato messo su col giusto equilibrio. La prima tappa è stata il traffico, la seconda il parcheggio da trovare, la terza la metro più lenta d’Europa, la quarta… vabbè, nulla, questa è un’altra storia, arrivo al dunque; casa dell’architettura, più conosciuto come acquario romano, una struttura che ospita eventi, conferenze, premiazioni, ecc… Il primo dicembre, la sera dei Musei in Musica, è stata teatro di un tributo che ha saputo emozionare: Atom in Rome, ovviamente Pink Floyd.
Una presentazione di quello che sarà il live all’Auditorium della Conciliazione dei Pink Floyd Legend, con tanto di coro e orchestra a condire un’interpretazione di tutto rispetto. Si sono alternati tra Atom Hearth Mother e The Wall non perdendo stile ne intensità… insomma, da rivedere.
La seconda tappa è stata, se possibile, ancora più attesa; dieci musicisti romani hanno messo su il Testamento di Faber, e fidatevi, la passione e l’amore per De Andrè accompagnate dall’acustica eccellente dell’auditorium dell’Ara Pacis hanno reso un’ora del nostro tempo piena di ricordi e sapori che lasciano il segno.
Una notte di quelle che ne vuoi ancora e ancora, ed è proprio questo che spero. Le persone in fila, tante parole in Musica, minuti che passavano veloci e il freddo che non è poi tanto freddo quando hai il sorriso che ti aspetta.
Io sono affamato di eventi come questi, la Musica avvicina, forma gruppi, ma di individui, e se poi le porte sono aperte a tutti senza un biglietto ancora meglio, gli incontri sono più variegati, interessanti.
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